La storia

Elisa Sommavilla: volevo spiegare alle mie bambine cosa succede quando si ha un tumore

L'ingegnera fassana, che vive e lavora a Verona, dopo aver scoperto la malattia e aver affrontato le terapie, ha scritto un libro pensando alle proprie tre figlie: Storia di una cellula impazzita è un bel racconto illustrato che aiuta tutti a comprendere che succede quando all'improvviso ci si trova a dover combattere il cancro, in questo caso al seno. «Una storia che spero aiuti le altre mamme, le altre famiglie, le altre donne. Una via parallela per sconfiggere la parte infida del tumore, cioè quella che ti oscura il cuore»

L’incontro

Sport e inclusione: Villa Lagarina ospita il progetto Special Olympics per giovani con disabilità intellettiva

Sabato 24 maggio, dalle 9.00 alle 13.00 sarà presente all’Istituto scolastico, la prof.ssa Simona Muratore collaboratrice del progetto per le province liguri di Savona e Imperia, referente dell’Area Scuola di Special Olympics per le stesse, attivissima nella sua regione anche perché mamma di Nicolò Atleta Special Olympics

Il caso

Tamponi Covid falsi, pene per 115 anni: Macinati ha patteggiato 1 anno e 5 mesi convertiti in 1.030 ore di lavoro

Novantadue gli imputati davanti al gup. Hanno scelto il patteggiamento anche la moglie e i tre collaboratori, accusati come l'infermiere di associazione, e 67 clienti. Altri venti sono stati giudicati con rito abbreviato Cinque sono state le assoluzioni. Nel laboratorio di Pergine venivano effettuati fino a 600 test al giorno

IL CASO Green pass facili, clienti anche da fuori provincia
INCHIESTA Test covid, denunciato a Pergine un infermiere
INDAGINI Ecco come si falsificavano i tamponi covid

Sanità

Nuovi computer, caos e lunghe attese al pronto soccorso di Rovereto

Utenti e sindacati riferiscono di pesanti disagi in seguito all'implementazione del nuovo sistema informatico. La Cisl: chiediamo l'immediata sospensione, si trasferisca la sperimentazione a un pronto soccorso meno affollato, come Borgo o Cavalese. Nel mirino la farraginosità del software che rallenterebbe le procedure burocratiche e le comunicazioni necessarie con gli altri reparti dell'ospedale

Sanità

Santa Maria del Carmine, il neurologo in servizio anche di notte

Non c’era mai stato in passato, a breve il reparto sarà «autonomo». Il primario (anche di Trento) Bruno Giometto: «Al Santa Chiara i casi “tempo dipendenti”, qui la clinica specialistica con l’apporto anche di Cimec e Cerim. Gli anni dell’unità multizonale hanno permesso di costruire una permeabilità fra le due strutture che resterà. I reparti ora sono impreziositi dalla presenza degli specializzandi»