Gli animalisti di StopCasteller: «No alla legge ammazza-orsi di Fugatti»

Come preannunciato, questa mattina (lunedì 4 marzo) gli attivisti di StopCasteller sono scesi in piazza Dante, sotto il palazzo in cui si è riunito il consiglio provinciale di Trento, per dire "no" al disegno di legge in discussione, circa l'abbattimento degli esemplari pericolosi: «Non sono 200, 300, come ci vogliono fare credere Fugatti e la sua combriccola. Almeno tre orsi sono stati uccisi, avvelenati o uccisi a fucilate. Fiona, stanata dai cacciatori, è stata uccisa a fucilate. Johnny, che fuggiva latitante dopo la condanna a morte da parte di Fugatti, è stato avvelenato. Noi siamo scesi in piazza contro le politiche della Provincia di Trento. Noi normiamo spazi, culture, ragioni degli animali ma "convivenza" significa avere a cuore l'interesse degli altri» (Riprese: Alessio Coser, Luisa Maria Patruno)

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Le voci della marcia sul Bondone: no al modello del cemento in quota e dei bacini idrici per la neve artificiale

Ecco alcune delle voci intervenute oggi, domenica 9 febbraio, sul Bondone, alla marcia contro il modello dominante di turismo intensivo e per chiedere più rispetto per la montagna. Si invoca, fra l'altro, lo stop al progetto di bacino idrico alle Viote (per la neve artificiale) e a quello della funivia Trento-Bondone che - si afferma - non sarebbe un'alternativa alle auto ma porterebbe solo più persone in quota senza raggiungere i numeri di passeggeri previsti per un equilibrio finanziario. Ecco gli interventi di Tommaso Bonazza del Comitato acque trentine, Silvano Baldassarri (presidente dell'Asuc di Baselga del Bondone), Luigi Casanova (presidente Mountain wilderness Italia) e Stefano Musaico di Extinction Rebellion