Spumante e crisi: viva i brindisi low cost

C’è una crisi conclamata, tasse altissime e nuove in arrivo, il prezzo della benzina che corre e non si ferma più; a fermarsi sono piuttosto le buste paga e il potere d’acquisto degli italiani. Eppure vendere «sottocosto» una bottiglia di spumante sembra che sia diventato un delitto, una cosa di cui vergognarsi, soprattutto se si tratta di un prodotto dal nome prestigioso come quello delle bollicine Ferrari

Giocate, giocate ma con moderazione...

Sento spesso alla radio, in questi giorni, una sorta di «messaggio educativo» (stile Pubblicità Progresso) relativo al gioco. Non al gioco dei bambini, non alle tombolate natalizie, ma al gioco d’azzardo, legalizzato, beninteso. Quel gioco, per intenderci, che costa ai trentini in media 1.260 euro ogni anno, nettamente al di sopra della media nazionale che si ferma a 1.170 euro a testa. In tutto, i trentini bruciano oltre 600 milioni ...

Silvio ha migliorato l'Italia? Raccontatemi perché

Alla fine è caduto. È successo pochi minuti fa, Silvio Berlusconi cede il passo, Mario Monti prenderà il suo posto. Nei commenti a questo blog, e a molti altri dei colleghi dell’Adige.it, i lettori si sono spesso affrontati a muso duro su meriti e demeriti del Cav, in tutti questi anni in cui è stato alla guida del governo. Ne abbiamo lette e scritte di tutti colori. Io sono convinto che Berlusconi abbia fatto tutto quello che ha fatto, dalla famosa ...

Italia, servono certezzeSe non arrivano affondiamo

ROMA - C' è una cosa sola che può placare i mercati turbolenti e spuntare le armi della speculazione, ammesso che la speculazione sia in campo: le certezze. I mercati non amano le dichiarazioni di intenti, guardano con diffidenza alle promesse, troppe volte disattese, non si accontentano delle rassicurazioni più o meno generiche. Figuriamoci poi, se a tutte queste cose seguono smentite, distinguo, mezzi passi indietro, veti e controveti. No, i mercati ...

Non facciamoci illusioni Le pensioni vanno toccate

Qualche giorno fa, in un illuminante pezzo di tre economisti della voce.info pubblicato sul nostro giornale, abbiamo letto come l’enorme debito pubblico italiano, accumulato prevalentemente tra il 1965 e il 1995, non sia stato minimamente utilizzato a fini produttivi. Quei soldi sono invece serviti per pagare lo stipendio a impiegati pubblici e generose pensioni. Oggi sembra fantascenza, ma fino a non molti anni fa, c’erano categorie di dipendenti ...

Giù le manidal tesoretto A22

Il castello finanziario del cosiddetto modello Brennero, costruito ormai molti anni fa grazie a due distinte finanziarie approvate dal governo allora presieduto da Romano Prodi, sembrava destinato a segnare un’epoca. Nell’Italia della burocrazia asfissiante, delle rendite intoccabili, dei monopoli per pochi, passava un’intuizione per molti versi rivoluzionaria: far pagare alla gomma l’infrastruttura della rotaia. Utilizzare, cioè, i pedaggi pagati ...

Dalla manovra antievasione al caro, vecchio condono

Alla fine, a quanto pare, ci si sta arrivando. Sommessamente, a mezze parole, con qualche conferma e poche (o nessuna) smentita, ci si sta arrivando. Da settimane sotto pressione per l’assoluta mancanza di una strategia per la crescita, dopo aver confezionato come sappiamo una manovra correttiva dei conti pubblici che scommette pesantemente sulla lotta all’evasione fiscale, il governo non trova di meglio da fare che riesumare una vecchia, mai dimenticata, ...

La ricetta del Cav: imprevedibili e inaffidabili

Accorperemo i comuni più piccoli, per risparmiare. O forse no, meglio cercare altre strade. Pagheranno i più ricchi, quelli con redditi sopra i 90 mila euro. Anzi, no scusate, meglio di no. Toccheremo le pensioni: addio riscatto degli anni passati all’università o a fare il militare. Anzi, no, ci abbiamo ripensato. Meglio ritoccare l’aliquota Iva, ecco così siamo tutti contenti. No, si scherzava, l’Iva resta com’è. Ma insomma, come sarà questa manovra? ...

La qualità di Trenitalia lascia a terra i ciclisti

I lanci di agenzia, a volte, riservano gustose sorprese e una ironia che sembra studiata a tavolino, più che il frutto del caso. Sentite questa. Primo lancio, ore 17.14 e 10 secondi: «FERROVIE: TRENTINO; SOPPRESSI TRENI PER MANCANZA PERSONALE». Secondo lancio, ore 17.14 e 26 secondi: «FS: MORETTI - TRAFFICO VA BENISSIMO, 2,5 MLN A SETTIMANA GRAZIE A QUALITÀ». Chissà, forse la qualità richiamata dall’ad delle Ferrovie non riguarda il Trentino. Perché ...