Una manovra lacrime e sangue Ma c'è una virgola da cambiare

Una virgola di troppo: la manovra colpisca a fondo i capitali scudati.

di Renzo Moser

A volte basta una virgola a fare la differenza. La manovra tutta lacrime (del ministro, per quanto apprezzate) e sangue (dei contribuenti) varata dal governo, lascia molto perplessi, almeno per ora, sul versante della lotta all’evasione. Ma forse basterebbe poco per dare un segnale importante. Ed è proprio una virgola, quella che toglierei alla manovra del governo Monti: la virgola di quell’1,5% che rappresenta l’aliquota del prelievo fiscale sui capitali scudati.
Sono quei capitali, lo ricordiamo, solitamente piuttosto ingenti, che sono stati portati all’estero illegalmente, sui quali non si è pagato un euro di tassa, e che un governo compiacente (il precedente) ha concesso di far rientrare in Italia e nella legalità pagando quella che si dice una pipa di tabacco. Ecco, togliamo quella virgola, e i sacrifici che tutti noi siamo chiamati ad affrontare saranno un po’ meno pesanti.    

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