Spumante e crisi: viva i brindisi low cost

C’è una crisi conclamata, tasse altissime e nuove in arrivo, il prezzo della benzina che corre e non si ferma più; a fermarsi sono piuttosto le buste paga e il potere d’acquisto degli italiani. Eppure vendere «sottocosto» una bottiglia di spumante sembra che sia diventato un delitto, una cosa di cui vergognarsi, soprattutto se si tratta di un prodotto dal nome prestigioso come quello delle bollicine Ferrari

di Renzo Moser

C’è una crisi conclamata, tasse altissime e nuove in arrivo, il prezzo della benzina che corre e non si ferma più; a fermarsi sono piuttosto le buste paga e il potere d’acquisto degli italiani. Eppure vendere «sottocosto» una bottiglia di spumante sembra che sia diventato un delitto, una cosa di cui vergognarsi, soprattutto se si tratta di un prodotto dal nome prestigioso come quello delle bollicine Ferrari.


C’è sempre qualche esperto che ce lo spiega: la politica dei prezzi è una cosa seria, non si può «svendere» un prodotto di qualità, perché lo si svilisce, si intacca il «brand». Bisogna mantenere certi livelli, certe quotazioni. Ma non c’entrava invece il gioco della domanda e dell’offerta? E dunque, in un momento come questo, è forse naturale che la domanda di quello che resta un bene tutto sommato voluttuario possa indebolirsi, ed è altrettanto naturale che il prezzo di quel bene, reagendo al movimento della domanda, lo segua al ribasso. Senza per questo svilire un prodotto, le cui qualità, in fin dei conti, non dipendono dal prezzo al quale viene venduto.

 

Quelle bottiglie di Ferrari non saranno meno buone solo per il fatto di essere state vendute a 8,99 euro; e chi ha brindato con esse non sarà stato meno soddisfatto di chi le ha pagate a prezzo pieno. Non sempre l’immagine influisce sulla sostanza.
Da consumatore, insomma, difficilmente riusciranno a convincermi che sarebbe bene vendere lo spumante Ferrari o qualsiasi altro bene, voluttuario e non, a un prezzo maggiore. Speriamo, al contrario, che altri seguano l’esempio di Esselunga. E se il prestigio di una bottiglia ne risentirà, ce ne faremo una ragione. E magari ci concederemo un brindisi, naturalmente di qualità, in più.

comments powered by Disqus