Immondizie, falò a cielo  aperto e veleni nell'aria

La cattiva abitudine di bruciare all'aperto o buttare nella stufa anche rifiuti domestici, plastica, contenitori o altro, ritenendo magari di fare cosa giusta se non innocua, è ancora purtroppo diffusa nei nostri paesi e nelle vallate. Il sacchetto di plastica, la busta metà carta e metà cellophane, il polistirolo che c'era nell'imballaggio, vengono gettati tranquillamente nel fuoco, o addirittura costituiscono l'alimentazione dei falò che vengono fatti nei campi e nei prati

La coturnice, la caccia e De Guelmi radiato

Le coturnici in alcune zone del Trentino si sono riprodotte in buon numero, con covate da dieci-dodici capi. Il rifoltimento della specie è noto agli appassionati della montagna e agli stessi cacciatori. Ora, porre solo e soltanto un divieto di principio sarebbe risultato incomprensibile. Molto meglio una regolamentazione, e l'aver stabilito la possibilità di cacciagione per un numero limitato di capi, sotto controllo di tutti

Sallusti, menzogne e la casta dei giornalisti

Caro direttore, non capisco tutto questo scalpore suscitato dalla condanna di Sallusti. Se si vuole dar retta alle indiscrezioni apparse sulla stampa egli è stato condannato dalla Corte di Cassazione per aver permesso che si scrivesse il falso (e non un'opinione come qualcuno cerca di far credere!) riguardo l'operato di un magistrato (in articolo anonimo) sul quotidiano di cui era direttore responsabile. Se si depenalizzasse, come ora si ...

I consiglieri, i soldi e la scusa della privacy

Oggi un consigliere provinciale del Trentino può spendere soldi pubblici dei cittadini in un resort di lusso della Sardegna con vista mare, accompagnato da chissà chi e servito a caviale e champagne, senza che debba rendere conto a nessuno della spesa. Basta solo affermare che il soggiorno aveva «finalità politiche». Nessuna norma o autoregolazione del consiglio impone infatti dei criteri, dei limiti, dei contesti, delle categorie di spesa consentite e altre non ammesse

Politica corrotta, antipolitica assicurata

Caro direttore, la domanda ricorrente di questi tempi è: ma non hanno vergogna? Ho sentito dire e ne condivido l'affermazione: «Questi non diventano rossi nemmeno se li gratti con la carta vetrata». Penso, che non sia più una questione di vergogna. Ormai è un sentimento superato, non esiste più nelle emozioni del politico. Mi convinco sempre di più che sia semplicemente disinteresse al benessere dei cittadini. Quale altra spiegazione ...

Pugnali, svastiche e legittimazione di ideologie di morte

E gregio Direttore, il riaccendersi delle polemiche attorno alla liceità della vendita di prodotti, siano essi vini o coltelli, recanti i simboli del hitlerismo e del fascismo non può lasciare indifferenti, soprattutto in un tempo in cui forte si sente riaffiorare alla superficie della storia il magma del neonazismo e dell'antisemitismo. Pur non obiettando sulla libertà di commercio, crediamo difficile accettare l'assunto della titolare ...

«Ho una figlia disabile, e ora è senza sostegno»

Gentile direttore, sono la mamma di una ragazzina di 13 anni, disabile (certificata con legge 104), che frequenta la seconda media Bresadola di Trento. Durante i cinque anni delle scuole elementari è stata seguita dall'insegnante di sostegno per un totale di 32 ore settimanali. In prima media a causa della riduzione degli stanziamenti è stata seguita da un assistente educatore per 20 ore settimanali e quest'anno con un' altra drastica ...

Centro storico, vie cambiate e multe salate

Caro Direttore, sono diversi mesi che il centro storico è interessato da lavori di manutenzione e abbellimento cittadino e i vigili necessariamente devono continuare a intervenire modificando i sensi delle strade. Immagini noi cittadini che abitiamo e viviamo il centro storico e che ne conosciamo ogni centimetro di strada, a cosa siamo stati sottoposti in questi mesi dalle continue inversioni. Tenga presente che spesso, chi trova un parcheggio nella ...

I partiti, la protesta e l'incognita Grillo

Caro direttore, vorrei convincere coloro affermano che alle prossime elezioni non vogliono più votare o voteranno scheda bianca (che poi sarà usata da qualche scrutatore disonesto) e sono troppi, più del 36%: un grande partito e vorrei che scendessero in campo almeno con il voto. È vero, i nostri politici si stanno ripresentando con il cambio di qualche simbolo, qualche nome e cercando di apparire rinnovati usando alcuni vocaboli nuovi, magari in ...