«Ho una figlia disabile, e ora è senza sostegno»

di Pierangelo Giovanetti

Gentile direttore, sono la mamma di una ragazzina di 13 anni, disabile (certificata con legge 104), che frequenta la seconda media Bresadola di Trento.
Durante i cinque anni delle scuole elementari è stata seguita dall'insegnante di sostegno per un totale di 32 ore settimanali.
In prima media a causa della riduzione degli stanziamenti è stata seguita da un assistente educatore per 20 ore settimanali e quest'anno con un' altra drastica riduzione degli stanziamenti è seguita da un insegnante di sostegno per 13 ore settimanali.
Ci fa invece piacere sapere che gli stanziamenti ci sono per le divise delle bande, per le divise degli Schutzen, per Piazza Dante, per le rotatorie, per le gallerie, per Metroland, per l'acquisto della ferrovia e che la Provincia elargisce 13.000.000 di Euro annui per i vitalizi dei politici e chi più ne ha più ne metta.
Intanto noi, genitori di figli speciali, ci dobbiamo rimboccare le maniche e fare del nostro meglio con sedute per potenziamento area cognitiva due volte a settimana a pagamento, palestra per potenziamento motricità due volte a settimana a pagamento, sedute per potenziamento del linguaggio e modulazione della voce una volta a settimana a pagamento.
Chissà se un giorno si riuscirà a dare la giusta priorità alle cose.
Con amarezza
Carmen S.  - Trento


L'amarezza di questa lettera apre uno spaccato eloquente su quello che già oggi ma sempre più domani, politici ed amministratori saranno chiamati a fare: una scelta fra priorità. Le risorse, è ormai chiaro a tutti, sono in drastica riduzione, e non bastano per accontentare ogni esigenza, un po' per ciascuno, come s'è fatto abbastanza facilmente fino ad ora. Adesso bisogna scegliere: gli educatori e gli insegnanti di sostegno per i disabili o metroland, l'assistenza agli anziani o mantenere infiniti piccoli comuni, e magari per ciascuno una caserma dei vigili del fuoco.
Una risposta chiara (a questo punto obbligata a questa mamma, che lancia attraverso l'Adige il suo appello) dovrebbero darla gli amministratori attuali. Ma soprattutto devono darla coloro che, chiusa l'era Dellai, si apprestano a governare la Provincia di Trento per i prossimi anni. Anche per sapere come cittadini, quale scelta fare noi l'anno prossimo, quando ci saranno le elezioni.
 p.giovanetti@ladige.it

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