Centro storico, vie cambiate e multe salate

di Pierangelo Giovanetti

Caro Direttore, sono diversi mesi che il centro storico è interessato da lavori di manutenzione e abbellimento cittadino e i vigili necessariamente devono continuare a intervenire modificando i sensi delle strade. Immagini noi cittadini che abitiamo e viviamo il centro storico e che ne conosciamo ogni centimetro di strada, a cosa siamo stati sottoposti in questi mesi dalle continue inversioni. Tenga presente che spesso, chi trova un parcheggio nella zona a traffico limitato, lascia anche la macchina parcheggiata per giorni interi pur di non perdere il posto, visto che il centro è poi interessato anche da gare, fiere, sfilate e mercatini vari.
Le scrivo perché dopo l'ultima multa dei vigili (e con me di tanti altri abitanti del centro storico), la misura è colma.
Le racconto i fatti. La parte alta di via Calepina (dalla Banca d'Italia fino al lavaman del sindaco) è stata chiusa per tutta l'estate perché interessata da lavori di rifacimento. Conseguentemente il senso obbligato di chi ha sempre fatto il tratto di strada di via Galilei, via Roggia grande, pezzettino di via Mantova dietro la Banca d'Italia e via Calepina, è stato modificato invertendo la parte finale di via Mantova davanti alla sede dell'Itas, per poi scendere in contromano in via s.Trinità, sbucare in piazza Garzetti e uscire dalla piazza Fiera alta per poi immettersi liberamente in via Barbacovi. Oltre a questa chiusura, anche il tratto di strada tra piazza Vittoria e piazza delle Erbe che poi si immette in via Dordi, è stato chiuso per tantissimo tempo, conseguentemente chi doveva andare in via Dordi, o nella parte iniziale di via Calepina all'altezza del bar Fiorentina fino alla Posta, doveva necessariamente passare da piazza Duomo.
Ora, venerdì sera ho preso una multa di 39+1 euro alle ore 17.47, perché è stata trovata la mia macchina insieme ad un'altra decina di macchine parcheggiate in senso contrario nella parte finale di via Mantova davanti all'Itas e per gran parte della via S.Trinità. Tenga presente che hanno riaperto la via Calepina, ma non il tratto di strada tra piazza Vittoria e piazza delle Erbe ed essendo da sempre vietato entrare da piazza Garzetti per immettersi in qualsiasi senso della via s. Trinità, spiagatemi da dove sono arrivate tutte le macchine parcheggiate in via s.Trinità!!? Si potrebbe pensare da piazza Duomo, ma non è così. Chi ha parcheggiato in via s. Trinità, o ci è arrivato quando il senso di via Mantova era invertito, lasciando la macchina parcheggiata più di 48 ore, o ha fatto inevitabilmente un passaggio vietatissimo da piazza Garzetti a via s. Trinità! E fino all'altra sera il cartello di s. Trinità indicava ancora il verso di marcia usato per tutta la chiusura di via Calepina.
Ora mi chiedo: noi residenti paghiamo una tassa annuale per parcheggiare nella zona a traffico limitato, dove ci sono peraltro 10 posti per Handicap che la notte sono liberissimi (quando sarebbe anche facile capire quanti handicap hanno residenza). Siamo bersagliati dalle continue fiere, manifestazioni, mercati, gare podistiche, sfilate, inoltre nel periodo estivo anche i bar che pagano fior di  tassa per impadronirsi di quei 2/3/4 posti macchina per la loro attività, oltre ai lavori di manutenzione e di abbellimento cittadino!! Sarebbe da contare quanti giorni non possiamo usufruire della totale possibilità di parcheggio per la quale paghiamo a inizio anno e scalare i giorni che non ne abbiamo potuto usufruire.
Quando ci scade il permesso, arriva puntualissimo l'sms che ci avvisa che dobbiamo andare a pagare, sarebbe così difficile visto che siamo penalizzati dalle mille problematiche del centro storico, avvisarci nello stesso modo che un senso ha cambiato direzione, dopo che una strada è stata chiusa per mesi? Una persona che ha residenza nel centro storico, può ammalarsi? Andare in ferie senza macchina? Essere via per lavoro con un collega?
No..!!! Dev'essere subito sentenziato con una multa! E con me la stessa multa è stata presa da un'altra decina di macchine di residenti in centro storico.
Alberto Stedile, centro storico Trento


Abitare in centro storico a Trento non è facile. Parcheggi quasi inesistenti, vita cittadina vivace (e conseguenti rumori) fino a tarda ora, utilizzo dell'auto limitato, convivenza con manifestazioni le più svariate. Non per nulla la città antica si è pian piano spopolata, e gli abitanti di un tempo si sono per lo più trasferiti fuori, in collina o nei nuovi quartieri. Il rischio è quello di avere il centro svuotato, utilizzato solo per banche, uffici e negozi, o semplice location del passaggio, diurno o notturno, senza vita propria.
Per questo, solitamente, le amministrazioni comunali cercano di agevolare i residenti del centro storico, consapevoli delle difficoltà a cui devono fare fronte. Dal racconto del lettore si evince, invece, che è più importante comminare multe a go go, invece di informare che dalle sera alla mattina è stato invertito il senso di marcia di una strada.
Come pure si evince che, di fronte ai disagi arrecati dal continuo cambio della viabilità, dei sensi di marcia, delle zone aperte e di quelle chiuse, la risposta che il Comune dà è quella di appioppare subito la multa, appena il cittadino disorientato mostra di non aver colto immediatamente il nuovo «gioco dell'oca» deciso dall'Ufficio Viabilità.
Effettivamente, con la facilità di comunicazione esistente con internet e gli sms, avvisare del cambio di segnaletiche in corso non dovrebbe costare moltissimo agli uffici comunali. E soprattutto non dovrebbe comportare grandi sforzi nemmeno un briciolo di tolleranza in più, almeno per i primi giorni, finché i residenti non si sono abituati alla nuova viabilità.
Cambiare il senso di marcia di una strada, e infilarsi subito all'angolo per vedere chi sbaglia direzione per rifilargli la multa, non sa molto di educazione o prevenzione. Piuttosto di punizione, e soprattutto pronta casa. Quasi che le multe dei vigili debbano servire solo a quello: a fare cassa per i bilanci comunali.
 p.giovanetti@ladige.it

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