Spaccio e degrado alla Portela

Riesplode la rabbia di chi vive nella zona di piazza della Portela, via Roma, vicolo San Giovanni, via Pozzo. «Desideriamo esprimere nuovamente - scrive Barbara Rossi (Comitato per la Rinascita di Torre Vanga) il disappunto per l'incapacità e volontà dell'amministrazione comunale nel risolvere la situazione. Diciamo basta a prostitute, spacciatori e accattoni che staziona ormai in questa zona» I tuoi commenti

Comitato Portèla: «Sindaco, vieti l'alcol nelle vie del centro»

Quando il sindaco si deciderà ad emettere ordinanze di divieto di uso di sostanze alcoliche al di fuori dei plateatici dei locali? E quando deciderà di interdire l'uso improprio degli spazi antistanti i luoghi di interesse storico. E ancora quando cesserà su ordine dell'Amministrazione la costante violazione dei nostri monumenti più simbolici con imbrattamenti organici d'ogni origine e tipo? Ordinanze precise e severe, che mettano anche i tutori delle forze dell'ordine nelle condizioni di agire. È questo che chiede con forza il «Comitato La Rinascita di Torre Vanga»

Portèla, il sindaco attacca «Le ronde? Non servono»

«Le ronde? Non servono. E non lo sostengo io. Lo dicono i cittadini di Trento». Scrivere che al sindaco Alessandro Andreatta non ha fatto tanto piacere leggere sul giornale che i cittadini di Santa Maria hanno deciso di ingaggiare dei vigilantes per vegliare sulle loro notti è un eufemismo. La cosa gli ha dato fastidio. Parecchio. Perché è chiaro che dietro la scelta del Comitato per la Torre Vanga c'è la denuncia che sul tema sicurezza il Comune ha fallito. O, comunque, che non ha fatto abbastanza

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Portéla, ecco le telecamere

Da questa mattina piazza della Portela e piazza Leonardo Da Vinci a Trento sono sorvegliate 24 ore su 24 dall'occhio di quattro nuove telecamere. Tre di queste sono fisse, come riporta il Comune in una nota, una invece è mobile e dotata di uno zoom in grado di riprendere immagini molto dettagliate. Le telecamere sono collegate non solo con la centrale della polizia municipale, ma anche con quella della questura e dei carabinieri. Le telecamere sono la seconda iniziativa intrapresa dal Comune in questi giorni per migliorare la vivibilità della zona della Portela

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Criminalità alla Portèla: «Comune in  Tribunale»

Con l'arrivo dei primi caldi, piazza della Portèla e le vicine zone residenziali tornano ad essere teatro di fenomeni di spaccio, prostituzione e degrado urbano. E i residenti decidono di non stare a guardare: si prospetta il concretizzarsi di azioni eclatanti, tra cui ronde notturne organizzate in maniera privata ed autonoma dai cittadini e un'azione legale collettiva (class action) nei confronti del Comune di Trento (sono già state raccolte 300 firme, ndr)I tuoi commenti

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Spaccio, un arresto in zona Portela

Nel corso dei quotidiani controlli antidroga dei carabinieri di Trento uno straniero di 21 anni è stato arrestato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Senegalese, disoccupato, il giovane è stato bloccato dai militari vicino a piazzetta Lainez. Perquisito, è stato scoperto avere con sè otto dosi di eroina e100 euro in banconote di medio taglio, ritenute frutto dello spaccio. I controlli dei carabinieri del Comando provinciale di Trento sono durati fino alle 24, tra via Cavour, via delle Orfane, via Prepositura e piazza da Vinci, con una serie di persone identificate, in maggioranza stranieri con precedenti di polizia e assuntori di droga già noti.

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Spaccio, risse e degrado, l'altra faccia di Trento

Il Comitato per la Rinascita di Torre Vanga è esasperato. Da qualche anno risse, spaccio e degrado turbano i residenti nella zona della Portela. Ecco spuntare, insieme a una lettera aperta sottoscritta da circa 300 cittadini ed esercenti da consegnare al comune di Trento, un video con immagini da real tv, con tanto di pugni in faccia e spacciatori in azione: ma non si tratta di un quartiere di una metropoli, bensì di Trento, città bella, elegante e turistica. Buona visione e, soprattutto, buoni commenti 

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Comune: alla Portèla rimosse le panchine

I residenti della Portèla iniziano a raccogliere i primi frutti della loro lunga battaglia contro il degrado: ieri pomeriggio, gli operai del Comune, hanno rimosso le panchine presenti davanti al monumento ai caduti della piazza. Da sempre additate da esercenti e cittadini della zona come uno dei principali motivi che hanno portato all'invivibilità della zona - dato il loro utilizzo più come luogo in cui bivaccare, che come strumento per i passanti per riposare e ammirare torre Vanga - da tempo erano state «condannate» alla rimozione

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«Servono più controlli»

Portèla: una parola, a Trento, che non richiama alla mente una piazza o comunque una zona, ma è diventata sinonimo di degrado, spaccio, insicurezza. Ormai si indica con Portèla un’area che va da piazza Dante a Santa Maria, attraverso vicoli e viuzze, siepi e piazzette diventate ormai una sorta di territorio franco dove non esistono regole. Il tema, purtroppo, è di quelli sempre e costantemente attuali: risale a quindici mesi fa l’episodio più eclatante, ovvero la maxi rissa partita in piazza Dante e arrivata poi nelle vie più centrali della città. Da allora poco o nulla è cambiato: ci sono state interrogazioni, prese di posizione indignate, creazione di comitati, proteste, ma la musica è rimasta la stessa