Comitato Portèla: «Sindaco, vieti l'alcol nelle vie del centro»

Quando il sindaco si deciderà ad emettere ordinanze di divieto di uso di sostanze alcoliche al di fuori dei plateatici dei locali? E quando deciderà di interdire l'uso improprio degli spazi antistanti i luoghi di interesse storico. E ancora quando cesserà su ordine dell'Amministrazione la costante violazione dei nostri monumenti più simbolici con imbrattamenti organici d'ogni origine e tipo? Ordinanze precise e severe, che mettano anche i tutori delle forze dell'ordine nelle condizioni di agire. È questo che chiede con forza il «Comitato La Rinascita di Torre Vanga»

Quando il sindaco si deciderà ad emettere ordinanze di divieto di uso di sostanze alcoliche al di fuori dei plateatici dei locali? E quando deciderà di interdire l'uso improprio degli spazi antistanti i luoghi di interesse storico. E ancora quando cesserà su ordine dell'Amministrazione la costante violazione dei nostri monumenti più simbolici con imbrattamenti organici d'ogni origine e tipo?
Ordinanze precise e severe, che mettano anche i tutori delle forze dell'ordine nelle condizioni di agire. È questo che chiede con forza il «Comitato La Rinascita di Torre Vanga», che ha inviato una lettera aperta all'amministrazione per rispondere alle considerazioni fatte negli ultimi giorni.
«Dopo il nostro pubblico sfogo - scrivono - abbiamo letto e sentito nuovamente discorsi affatto costruttivi e/o condivisibili; si è esaminato e si è disquisito essenzialmente (o quasi esclusivamente) sul dato oggettivo: sono state installate nuove telecamere, posizionati nuovi punti luce, distaccati quattro agenti di polizia urbana dalle 7 alle 19.30». Tutte cose richieste e condivise dal Comitato, che però non sono considerate risolutive dal Comitato. Che tra l'altro avendo letto sui giornali di ieri dell'accordo raggiunto in consiglio comunale per vietare il consumo alcolico all'interno dei parchi urbani e delle aree sportive chiede cosa impedisca di estendere questo divieto alle vie del centro, dove «l'ubriachezza - si legge nella lettera - nel 99% dei casi è costante, molesta e degradante, tanto per chi la commette così come per quanti la debbono subire».
Il Comitato si dice inoltre sorpreso per la alzata di scudi del sindaco rispetto alla proposta di reclutare agenti di vigilanza privata. «Perché signor Sindaco - scrivono i responsabili - non ritiene che un supporto professionale di tipo privatistico in ausilio alle attività di polizia urbana possa essere invece molto utile? Forse perché l'eventuale successo di questa iniziativa potrebbe mettere "a nudo" le difficoltà di controllo di questa città che non è più la città che sorride?»
La lettera si conclude dando atto ad Andreatta di aver alimentato nei mesi scorsi la speranza di una rinascita della zona della Portela che era stata «ripulita». Ma l'effetto è durato poco. «Perché - dicono - il giardiniere se ne è andato portandosi via il tagliaerbe».

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