Portèla, in arrivo le ronde notturne

Nella zone dalla Portèla a Trento sono in arrivo le ronde notturne. Residenti e commercianti si autotassano per garantire la sicurezza. Sul tavolo del Comitato ci sono già costi e spese: l'importo mensile si aggira sui 4.000 euro che, se divisi sui circa 150 nuclei familiari o esercenti iscritti al Comitato, si traducono in 30 euro pro capite al meseI tuoi commenti

portelaTRENTO - In piazza della Portèla arriva la Vigilanza privata. Degrado urbano e criminalità portano infatti cittadini ed esercenti all'esasperazione. «Portiamoci una mano sul cuore e l'altra al portafoglio per sanare l'insostenibile situazione di latrine a cielo aperto, ubriachezza molesta ed incontrollate attività di spaccio e prostituzione».


È quanto emerge dall'assemblea pubblica indetta ieri sera dal Comitato per la rinascita di Torre Vanga, partecipata da almeno una cinquantina di persone. A breve termine arriveranno le ronde private, non partecipate direttamente dai cittadini ma a carico economico degli stessi. «Se gli interventi delle forze dell'ordine continueranno ad essere inadeguati - spiega Stefano Borgognoni del Comitato per la rinascita di Torre Vanga - daremo mandato ad istituti di vigilanza privata per svolgere attività di prevenzione e deterrenza, oltre d'intervento in casi di urgenza».

 

Si è parlato della presenza di un paio di guardie giurate dotate di giubbotto antiproiettile ed automobile antibrandeggio provvista di faro di puntamento. «Frequenza di passaggio e presenze sono modulabili - chiarisce Borgognoni - Per ora pensiamo a tre o quattro serate a settimana». Sul tavolo del Comitato ci sono già costi e spese: l'importo mensile si aggira sui 4.000 euro che, se divisi sui circa 150 nuclei familiari o esercenti iscritti al Comitato, si traducono in 30 euro pro capite al mese. Insomma, chi vive o lavora nel «Bronx» di Trento è pronto ad autotassarsi pur di guadagnare in termini di vivibilità.

 

Sul breve periodo la tutela dei cittadini che vivono tra piazza della Portèla e via Pozzo, piazza Da Vinci e la parte bassa di via Roma, via Cavour e via Santa Margherita passa attraverso la vigilanza privata. Mentre le azioni sul lungo termine prevedono il ricorso all'autorità giudiziaria ai fini di accertare il nesso di causalità tra danni subiti ed omissione di atti di ufficio ed insufficienza delle politiche di contrasto. «Criminalità e degrado producono danno patrimoniale e non patrimoniale in capo a residenti e esercenti - dice Borgognoni - Proprio su questa base vorremmo intraprendere un'azione legale di classe (class action) nei confronti del comune di Trento». E il sindaco Alessandro Andreatta potrebbe farne le spese in prima persona: «È chiara la sua volontà di non intervenire per evitare di assumersi responsabilità - osservano - L'omissione degli atti d'ufficio è la scarsa applicazione del regolamento di polizia locale potrebbero costargli una denuncia penale».


Residenti ed esercenti sottolineano l'assenza di volontà politica nel sanare la situazione: «Abbiamo aperto un tavolo di dialogo durato quasi un anno e dal punto di vista pratico poco è cambiato - afferma Borgognoni - Solo recentemente con una raccolta firme per la class action e l'intervento dei media qualcosa si è mosso». Proprio ieri mattina sono state installate alcune telecamere in piazza della Portèla ed in piazza Da Vinci. Ma il programma d'intervento stilato dal Comitato per la rinascita di Torre Vanga è ben nutrito: potenziamento di illuminazione e sorveglianza, limitazione dell'orario d'apertura dei pubblici esercizi e riqualificazione urbana della zona.


Il sindaco Andreatta, sebbene invitato, non ha presenziato all'assemblea: «Piazza della Portèla avrà quattro telecamere - si legge nella sua lettera - Da lunedì 7 aprile è attivo un servizio di vigilanza con quattro vigili fissi ed armati, dalle 7 alle 19.30. Sono inoltre in corso lavori di miglioramento dell'illuminazione di piazza 2 settembre 1943 e a luglio partirà l'intervento di allestimento dell'aiuola in piazza Da Vinci».

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