I residenti della Portèla iniziano a raccogliere i primi frutti della loro lunga battaglia contro il degrado: ieri pomeriggio, gli operai del Comune, hanno rimosso le panchine presenti davanti al monumento ai caduti della piazza.
Da sempre additate da esercenti e cittadini della zona come uno dei principali motivi che hanno portato all'invivibilità della zona - dato il loro utilizzo più come luogo in cui bivaccare, che come strumento per i passanti per riposare e ammirare torre Vanga - da tempo erano state «condannate» alla rimozione. Ma in molti pensavano ormai all'ennesima promessa non mantenuta da parte delle istituzioni.
«Ieri, invece - spiega soddisfatto il sindaco Alessandro Andreatta - abbiamo mantenuto fede alle nostre parole. Negli incontri con il comitato dei residenti avevamo illustrato i quattro punti attraverso cui puntiamo a risolvere la questione del degrado della zona e la rimozione delle panchine era uno di questi, assieme al costante presidio da parte delle forze dell'ordine, all'installazione di nuove telecamere di sorveglianza in piazza della Portèla e piazza Santa Maria e ai costanti contatti con gli operatori economici».
Ora l'area della piazza in cui si trovavano le panchine non rimarrà sguarnita: «Stiamo già vagliando le ipotesi per sostituirle. Non voglio che a causa dell'inciviltà di alcuni, chi passa in piazza debba rinunciare alla possibilità di riposarsi accanto al monumento o di ammirare torre Vanga. Quel che è certo è che le vecchie panche verranno rimpiazzate da altre sedute che impediscano l'utilizzo improprio come luogo in cui bivaccare: quindi saranno, molto probabilmente, delle serie di sedie con braccioli».
Soddisfazione per la rimozione è stata espressa dai rappresentanti del comitato Torre Vanga e dal comitato «Riprendiamoci la nostra vita»: «È un primo passo, ma non fermiamoci qui».