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La legge elettorale fra «paletti» e veti

Arriva il primo sì al nuovo sistema elettorale «Italicum»: nella commissione Affari costituzionali della Camera Pd e FI, ma anche Ncd, Sc e PI, danno il via libera al testo base della legge. Ma è un sì «condizionato», a un testo che contiene un nodo insoluto. Al termine di oltre tre ore di seduta e di un dibattito teso, a tratti molto acceso anche tra gli azionisti di maggioranza della legge, il Pd e FI. Un preludio di quello che potrebbe accadere se entro lunedì, quando arriveranno gli emendamenti, non si sarà blindato il testo

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Renzi scuote il Pd: «Mesi di fallimenti»

Garantisce di «non voler fare le scarpe» a Enrico Letta, nonostante «il consenso del governo sia ai minimi e il mio ai massimi», ma Matteo Renzi rivendica il diritto di critica al governo. E, nella prima direzione Pd sotto la sua guida, lo esercita: «Sulle riforme gli ultimi dieci mesi sono un elenco di fallimenti, ora il Pd si gioca la faccia». Un giudizio che il premier, assente in direzione, non condivide affatto, mentre la sinistra del Pd sfida il leader a uscire «dall'ambiguità» verso il governo

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Sulle riforme è scontro tra Renzi e Alfano

Al suo rientro dalla visita di Stato in Messico Enrico Letta troverà aperto un nuovo fronte di battaglia: quello tra Matteo Renzi e Angelino Alfano. Le distanze tra il segretario del suo partito e il suo vice di governo si stanno facendo pericolose. Il leader democratico spiega chiaro e tondo che se il Ncd non accetta il pacchetto di riforme del Pd (a cominciare da quella del Senato) si apre un problema tra l'azionista di maggioranza della coalizione e il partito che assicura a palazzo Madama la tenuta del governo

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Il governo verso un rimpasto

Si conferma la «maledizione delle trasferte»: Letta va in missione all'estero e al suo governo viene la tachicardia, preda delle tensioni provocate dal lavoro (il Jobs Act di Renzi bocciato da Alfano, ma non solo) e dalla legge elettorale (continua la «guerra delle agende» tra il segretario Pd che vuole subito la riforma e il premier che vorrebbe posporla). Ad aggravare il quadro, le grane generate dai singoli ministri, per un'allarmante reazione a catena che rischia di far saltare in aria l'esecutivo. Ultimo caso, quello del ministro Nunzia De Girolamo

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Letta tranquillo: «Durerò un altro anno»

«Se continuiamo a lavorare bene contiamo di mangiare il panettone anche l'anno prossimo». Enrico Letta, incontrando i dipendenti della presidenza del Consiglio dei ministri, non resiste ad una battuta dal sapore calcistico per spiegare come vede il futuro del governo. Raccontano che in realtà, nella sala Verde di palazzo Chigi, lo scambio di auguri sia stato accompagnato dal pandoro, ma sono dettagli culinari

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Nuova fiducia, Letta supera lo scoglio

Enrico Letta incassa la fiducia su un ampio programma di riforme economiche ed istituzionali per il 2014, ottenendo 379 voti favorevoli e 212 contrari alla Camera, 173 sì e 127 no al Senato. Perde, rispetto alla prima fiducia di fine aprile, i voti di quella parte di Pdl che si è trasformata in Forza Italia, ma acquista più coesione. Sarà un «nuovo inizio», assicura infatti il presidente del Consiglio avvertendo che si batterà «come un leone» per evitare il precipitare verso il caos. E tira già fuori gli artigli contro le opposizioni

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Scontro tra Letta e M5S Pd ai grillini: «Fascisti»

Durissima reazione dei deputati M5S verso Enrico Letta quando il premier li ha ripresi sul tema dei giornalisti. Riccardo Nuti ed altri si sono alzati ed hanno inveito urlando mentre dai banchi del Pd si applaudiva e si urlava "fascisti, fascisti"!. Il Pd in piedi ha applaudito Letta quando ha detto che è inaccettabile dare del disonesto a chicchessia. "Pensavo che le accuse di Grillo ai giornalisti Oppo e Merlo fosse una gaffe e immaginavo che si finisse ed invece vedo, collega Nuti, che lei ha rilanciato che o i giornalisti scrivono le cose che vi piacciono o vengono messi alla gogna. E' inaccettabile''. Così il premier Enrico Letta accolto in Aula dalle proteste dei deputati M5S