Riaperture / L’intervento

Ianeselli e la movida: “Controlli di polizia intensificati e possibile chiusura di alcune strade”

Il sindaco: “Non vogliamo la città spenta alle 21 e non vogliamo dare colpe a tutti, per due che lordano. Ma non siamo un’amministrazione che si limita agli appelli”

IL VIDEO Santa Maria, arriva la polizia
IL CASO Assembramenti in centro dopo le 22
TENSIONE Venerdì, la polizia mette fine alla movida
I DIVIETI Di Maio: auspicabile il superamento del coprifuoco dal 16 maggio
L'ALLARME Tornano le folle di giovani di notte in centro a Trento, dopo le 22

 

di Chiara Zomer

TRENTO. «Siamo pronti anche a ragionare di qualche limitazione, rispetto al passaggio in alcune vie, per i non residenti». Dopo gli assembramenti notturni del fine settimana nel centro storico, il sindaco di Trento Franco Ianeselli lo chiarisce bene: palazzo Thun non crede nei divieti, preferisce il coinvolgimento di tutte le categorie coinvolte, dai residenti agli esercenti, dagli universitari alle associazioni. All'azione si passerà forse già questa settimana: le valutazioni verranno fatte nei prossimi giorni. Verranno rafforzati i controlli nelle zone della movida, in particolare in Santa Maria.

Trento, movida troppo su di giri: arriva la polizia

Momenti di tensione a Trento, ieri sera, in zona Santa Maria.

«Non siamo un'amministrazione che si limita a fare appelli. Vorrei – spiega il sindaco – che fosse chiaro: non diciamo ai giovani di chiudersi in casa, perché non vogliamo la città morta alle otto di sera, come negli anni Settanta e non vogliamo, per due persone che lordano la città, dare la responsabilità a altri cento che nulla hanno fatto di sbagliato. E invitiamo i residenti a capire che alle 22.05 non si può urlare indignati perché c'è ancora qualcuno in strada. Ma non siamo un'amministrazione che si limita a fare appelli». Se serve un intervento duro, si fa, insomma. A partire dalla chiusura delle strade oltre una certa ora.

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