Trento / Il caso

Un'altra notte di movida e assembramenti in città, ma questa volta arriva la polizia - VIDEO

Ieri si sono riviste le folle nell'area di via Santa Maria Maddalena: ora si tratta di rispettare le norme anti-covid, ma la questione della vivibilità per i residenti va avanti da anni. L'appello del sindaco Ianeselli: «Dal punto di vista sanitario serve più attenzione e per la convivenza ci vuole più rispetto»
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L'ALLARME Tornano le folle di giovani di notte in centro a Trento, dopo le 22

TRENTO. Anche ieri sera sono stati segnalati movida fuori tempo massimo e assembramenti in centro storico a Trento.

Le foto e video di questa pagina, infatti, si riferiscono a ieri sera, venerdì, a quanto pare una replica di quanto visto nei due giorni precedenti nell'area di via Santa Maria Maddalena.

Si sono riviste le scene dei mesi scorsi e venerdì sera è arrivata anche la polizia.

Trento, movida troppo su di giri: arriva la polizia

Momenti di tensione a Trento, ieri sera, in zona Santa Maria.

D'altra parte, la questione si trascina da anni: anche prima della pandemia e delle restrizioni sanitarie, in quella parte della città i residenti denunciavano il disturbo loro arrecato nelle ore notturne dagli assembramenti giovanili.

Ora, però, ci sono anche le regole anti-covid da rispettare.

Insomma, un coprifuoco diventato elastico, come il distanziamento fisico di sicurezza, ma anche residenti sul piede di guerra.

La combinazione di zona gialla e prime serate piacevolmente tiepide ha riportato per le strade del centro frotte di giovani (e non). Come quelle che hanno affollato via Santa Maria Maddalena.

Facendo scattare - da un lato - l'allarme per quel che riguarda i rischi legati all'emergenza sanitaria.

E, dall'altro, l'esasperazione dai residenti.

A riaccendere prepotentemente i riflettori sull'annosa, irrisolta questione è stata la concentrazione di persone nello slargo tra il liceo coreutico e largo Carducci, protrattasi un po' oltre il coprifuoco.

E se il coprifuoco a breve, forse fra una settimnana, potrebbe essere spostato o eliminato, gli altri problemi rimarranno.

Già alla luce dei fatti di mercoledì sera, giovedì pomeriggio il sindaco Franco Ianeselli, con il futuro comandante della polizia locale Luca Sattin, il prefetto Sandro Lombardi e il questore Claudio Cracovia ha deciso di ricevere con urgenza i rappresentanti dei residenti del centro, riunitisi nel "Comitato Antidegrado Trento centro storico".

«I rischi legati ad una possibile ripresa dei contagi sono evidenti - ha spiegato Ianeselli - anche alla luce della possibilità che, a breve, il coprifuoco venga rivisto, spostato alle 23 e poi eliminato. Ma questa dev'essere l'occasione per affrontare anche il problema della vivibilità del centro storico. Non è possibile doversi preparare ad assistere alle scene, come quelle dello scorso ottobre, quando il Comune fu costretto a prendere decisioni drastiche come la chiusura anticipata di alcuni locali in determinate aree del centro. Dal punto di vista sanitario, finché questa situazione non sarà davvero alle spalle, serve più attenzione. E dal punto di vista della convivenza serve più rispetto. Dobbiamo arrivare ad una movida educata, senza quegli eccessi che giustamente esasperano i residenti».

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