Dolomiti / La tragedia

Ancora ricerche in Marmolada, oggi giornata di lutto in tutta la val di Fassa

Le squadre specializzate sono tornate sul ghiacciaio questa mattina, 9 luglio: si cerca l'ultima persona dispersa, dieci le vittime accertate. Alle 18, nella chiesa parrocchiale di Canazei, la celebrazione religiosa a suffragio delle vittime concelebrata dall'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, dal vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, e dal parroco Mario Bravin

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TRENTO. Sono riprese questa mattina presto le ricerche sul campo nell'area interessata dalla valanga domenica scorsa in Marmolada. Nel corso della mattinata di oggi, 9 luglio, sono attese le prime informazioni sui riscontri: sul ghiacciaio opera una squadra di personale scelto, come ieri e l'altroieri.

All'appello manca ancora un disperso.

Continuano anche le analisi scientifiche: la speranza degli investigatori e degli operatori è di riuscire a identificare nel più breve tempo possibile le vittime che ancora non hanno un nome - attraverso le indagini sui resti rinvenuti e ai raffronti dei campioni di dna prelevati dal Ris di Parma - e di trovare l'ultima persona che risulta dispersa.

Le vittime accertate al momento sono dieci, di cui sei identificate. Si tratta dei tre escursionisti originari del Veneto (Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo), dell'alpinista trentina (Liliana Bertoldi), e dei due turisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda).

Nelle ultime ore gli operatori di soccorso e delle forze dell'ordine si sono concentrate sull'individuazione di nuovi elementi che permettano di dare un nome ai resti non ancora identificati.

Oggi, sabato 9 luglio, è stata proclamata una giornata di lutto cittadino in tutto il Comun general di Fascia, che comprende anche Canazei. Nella chiesa parrocchiale di Canazei, alle ore 18, è prevista la celebrazione a suffragio delle vittime concelebrata dall'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, dal vescovo di Vicenza (provincia che piange numerose vittime), Beniamino Pizziol, e dal parroco Mario Bravin, che in questi giorni è stato impegnato anche nell'attività di supporto alle operazioni in corso in qualità di vice ispettore distrettuale del corpo dei vigili del fuoco volontari del Trentino. Gli esercizi pubblici e le attività produttive della zona sono state invitate ad abbassare le serrande tra le 18 e le 18.10.

"Il Ris di Parma sta lavorando con impegno su tutto il materiale di cui dispone. Stiamo quindi attendendo le loro analisi", ha detto ieri il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

Alcuni importanti elementi si sono aggiunti ieri a quelli dei giorni scorsi grazie a una nuova operazione di terra sull'area interessata dalla colata di fango, ghiaccio e roccia, che ha permesso il ritrovamento di resti organici e di attrezzatura tecnica appartenuta presumibilmente alle vittime. L'intervento è stato condotto da una squadra interforze composta da 14 persone, con due unità cinofile. Durante la notte le temperature sul ghiacciaio erano scese sotto lo zero, consolidando il ghiaccio e permettendo di estendere l'arco temporale dell'intervento.

Il "caso" della Marmolada sta suscitando interesse nella comunità scientifica. A quanto riferito da Mauro Gaddo, di Meteotrentino, in questo giorni l'ente è stato contattato da tutti gli enti di ricerca italiani che si occupano di ghiacciai. "Essendo in presenza di un evento raro, il mondo accademico vuole capire e studiare. Credo che questo sia positivo per tutti", ha affermato Gaddo. 

La montagna è stata ieri teatro di un altro incidente mortale, avvenuto in Alta Valle Spluga, in provincia di Sondrio, dove un escursionista è precipitato per un centinaio di metri da un sentiero all'Alpe Angeloga, a circa 2.200 metri di altitudine, nel territorio del Comune di Campodolcino.

Sulle Dolomiti agordine, in provincia di Belluno, si è invece registrato il crollo di un pilastro della Moiazza, che è precipitato a valle nella zona Forcella del Camp. Nessuno è rimasto ferito.

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