Montagna / La tragedia

Levico, dolore e lacrime per la morte di Liliana Bertoldi: "Lascia un vuoto incolmabile"

La donna, grande appassionata di montagna, domenica era in cordata sullla Marmolada con una comitiva della Valsugana. Era un volto noto e apprezzato sia per l'attività nello street food (faceva l'ambulante con un camioncino di pollo allo spiedo e patatine fritte) sia per l'impegno nel mondo dello sport

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TRENTO. "Il miglior social network rimarrà sempre un tavolo circondato da amici e pieno di birre". È uno degli ultimi post condivisi su Facebook da Liliana Bertoldi, la quarta vittima ufficialmente riconosciuta del disastro in Marmolada.

La donna, 58 anni, di Levico, tre figlie - Francesca, Sara e Caterina - e sposata con Gianpaolo, era una grande appassionata di montagna e per lei non era certo la prima volta sulla Marmolada, dove era stata, proprio sulla via normale dove è avvenuto il disastro, anche a fine aprile. Era arrivata fino a Punta Rocca con alcuni amici, come documentano le foto pubblicate dalla donna sui social.

Conosciuta e apprezzata in tutto il Trentino, non solo per la sua attività di street food, che conduceva con gentilezza e simpatia, Liliana Bertoldi (che alcuni amici chiamavano affettuosamente Lilly) era anche molto nota nell'ambiente sportivo trentino e capitava di incrociarla spesso sui campi di gara per seguire le figlie, ma anche come preziosa collaboratrice delle società sportive.

"Ora nei parterre delle gare di sci trentine ci sarà un vuoto incolmabile", commentano dalla Federazione italiana sport invernali del Trentino. "Una famiglia con lo sport nel dna e con un grande spirito altruistico", la definisce la Fisi.

Le tre figlie hanno iniziato il loro percorso agonistico nello sci club Panarotta, dove Liliana è stata anche componente del consiglio direttivo. Francesca è poi diventata maestra di sci, mentre Sara è ancora un'agonista e fa parte del team under 23 dello Ski team Alpe Cimbra, dopo aver militato anche nello sci club Città di Rovereto e nel Val di Fiemme Ski Team.

A piangerla è anche tutta la comunità di Levico Terme, noto centro termale della Valsugana.

"Mi dispiace molto per lei e la loro famiglia. Liliana era conosciuta a Levico e quando abbiamo appreso la notizia eravamo sconvolti. Poi, quando abbiamo sentito che c'è stato il riconoscimento è stato un momento davvero triste per molti concittadini che la conoscevano", commenta il sindaco, Gianni Beretta.

La data dei funerali sarà fissata non appena la Procura darà il nulla osta, oggi si è appreso che per le quattro vititme identificate ufficialmente, fra le quali Liliana, i tempi potrebbero essere abbastanza brevi.

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