Trento / Urbanistica

Alloggi militari in via Fersina: più spazio al nuovo ospedale

Provincia e Comune trovano l’accordo e riaprono la trattativa con il ministero della difesa, mettendo a disposizione un’area alternativa per gli spazi previsti in zona sud

OSPEDALE Tutto al Tar
PROGETTO Il commissario sarà Tita

RITARDI La storia infinita del Not
LUOGO "Via al Desert, lotto idoneo"

TRENTO. Provincia e Comune trovano l’accordo e riaprono la trattativa con il ministero della difesa, mettendo a disposizione un’area alternativa per gli alloggi destinati ai militari. È una novità di rilievo, perché in questo modo si recuperano i 2,5 ettari della “cittadella militare” da realizzare sul compendio della ex Caserma Chiesa, per integrarli nel progetto del nuovo ospedale di via al Desert.

Disposto a trattare era il precedente ministro della difesa, Lorenzo Guerini, purché fosse trovata una valida alternativa. Che è stata infine trovata. Grazie ad un lavoro di fino, di ricerca di un lotto adeguato, compiuto dall’assessorato all’urbanistica del Comune di Trento, dall’assessora Monica Baggia e dal dirigente Silvio Fedrizzi.

L’alternativa è un lotto di 2,4 ettari adiacente all’area camper di via Fersina. L’offerta è stata presentata ieri dal sindaco Franco Ianeselli al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. E sull’alternava c’è condivisione: i due enti intendono perseguirla con convinzione. I 24 mila m2 di via Fersina sono di proprietà del Comune, proprietario anche dei 10 mila m2 dell’area sosta per i camper.

La destinazione urbanistica in Prg (area per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbano) non è un ostacolo. Ci saranno aspetti da definire. Come l’assetto proprietario che implicherà la definizione di una permuta ad hoc: un’area è del Comune, l’altra (le ex Chiesa) della Provincia.

Ma ciò che conta è che i due enti abbiano trovato la quadra per rimettere in discussione gli alloggi militari in via al Desert: un non-senso urbanistico rispetto alla cittadella sanitaria (nuovo ospedale e protonterapia). Fino al 2017, per altro, i 2,5 ettari dell’ex caserma Damiano Chiesa erano destinati dal Prg proprio al nuovo ospedale.

Poi, con un accordo di programma tra Provincia, Comune e Ministero della Difesa, quel triangolo fu destinato ad alloggi militari: 79 casette in legno per famiglie dei militari di stanza in città. Progetto da 15,3 milioni di euro. L’alternativa trovata dal Comune mette una pezza a quella scelta incoerente con la destinazione ospedaliera.

Se si sommano i 19,7 ettari dell’area del progetto Not con i 2,2 ettari di via Jedin (il Trentinello) di proprietà del Comune e i 6.698 m2 dell’ex Enderle di Patrimonio del Trentino, più i 2,5 ettari dell’ex Chiesa, si comprende come la dimensione diventi importante, tale dacassare definitivamente l’alternativa di San Vincenzo.

«Comune e Provincia lavorano assieme. Con il Ministero siamo ancora in tempo per trattare» dice il sindaco. Altro tema è quello delle Caserme Pizzolato, destinate a centro logistico. Il Comune chiede siano arretrate sul lato verso l’Adigetto, per creare un corridoio verde di collegamento tra il nuovo ospedale e la scuola di medicina a valle del quartiere delle Albere.

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