Trento / Sanità

Telenovela nuovo ospedale, sui prossimi passi la Provincia chiede lumi all'Autorità nazionale anticorruzione. Fugatti: una scelta responsabile e di prudenza

Dopo lo stop in Conferenza dei servizi al progetto Guerrato e l'inchiesta in corso, piazza Dante vuole capire quali possono essere le conseguenze in caso di mancata assegnazione dei lavori del Not alla impresa veneta. Entro fine maggio dovrebbe arrivare il parere dall'agenzia romana

TRENTO. Sul caso del Nuovo ospedale di Trento la Provincia, con nota del 28 aprile scorso, ha chiesto ad Anac un parere.

Lo ha detto il presidente, Maurizio Fugatti, durante la conferenza stampa di giunta provinciale ad Andalo.

Ora l'Autorità nazionale anticorruzione ha 30 giorni di tempo per rispondere alla Provincia, che ha chiesto quali possono essere le conseguenze in caso di mancata assegnazione dei lavori del Not alla Guerrato, grande impresa con sede a Rovigo.

Una decisione, ha spiegato Fugatti, conseguenza del pronunciamento del 6 aprile scorso della Conferenza dei servizi che, ha aggiunto il presidente, ha ritenuto che il progetto Guerrato non fosse adeguato.

Come un interminabile gioco dell’Oca, il Not è tornato ancora una volta al punto di partenza: ecco tutte le tappe di un iter senza fine

Vent’anni, passati tra discussioni, gare, ricorsi, annullamenti, controricorsi: insomma, tutto l’armamentario del peggior sistema Italia ingessato da una burocrazia onnipotente. È questa la storia del Not, il Nuovo ospedale Trentino, per la realizzazione del quale, dopo anni di discussioni, si partì concretamente nel 2011. Oggi, nel 2022. Siamo ancora al punto di partenza, come un interminabile gioco dell’Oca.

"Un comportamento proattivo della Provincia di fronte ai dubbi sollevati dalla Conferenza dei servizi, indipendentemente dal fatto che quello stesso giorno siano uscite le notizie di stampa sul Not. Una scelta responsabile e di prudenza con la quale poi potremmo fare delle scelte lineari corrette", ha detto Fugatti.

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