Sanità / Il caso

Caso Pedri, colpo di scena: Tateo non si presenta al colloquio per diventare direttore di Ginecologia a Cittadella

L’ex primario, travolto nella vicenda della scomparsa di Sara Pedri, per il momento non intende lasciare il Trentino

IL PRIMARIO Il dottor Tateo è tornato in servizio a Trento
LA VICENDA 
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PADOVA. Un altro clamoroso colpo di scena nel caso Pedri. Saverio Tateo, ex direttore dell’Unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, non si è presentato al colloquio previsto per oggi, martedì 19 ottobre, per la nomina del nuovo direttore dell’Unità operativa complessa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cittadella.

I candidati erano cinque ma in Azienda si sono presentati solo in tre. A fine giugno la Ausl 6 del Veneto ha indetto il bando per cercare un nuovo primario. Alla "chiamata" ha risposto anche il dottor Tateo: l'ufficialità è arrivata solamente sabato 2 ottobre, con la delibera dell'azienda sanitaria veneta che ha pubblicato i nomi dei medici ammessi, che il 19 ottobre dovranno presentarsi alle 9 del mattino a Padova per il colloquio con l'apposita commissione.

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La giovane ginecologa è scomparsa lo scorso 4 marzo 2021. Da allora molte cose sono successe. Ma di lei, ancora nessuna traccia.

In caso di "vittoria" e quindi di nomina, il dottor Tateo avrebbe ritrovato in terra veneta Luciano Flor, ora numero uno della sanità del Veneto: Tateo arrivò in Trentino a fine 2010, così come a fine 2010 Flor venne nominato direttore generale dell'Apss.

A sorpresa Tateo – l’Azienda sanitaria trentina ha avviato le procedure per il licenziamento - ha deciso di non presentarsi e per intanto non intende lasciare il Trentino.

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