Boom delle badanti  Il 77,3% sono straniere

Il loro numero è arrivato ad un milione 655 mila, facendo registrare un aumento del 53% in dieci anni. Sono prevalentemente stranieri (77,3%) e donne (82,4%), tra i 36 e 50 anni (56,8%). A fotografarli è una ricerca realizzata da Censis e Ismu per il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in occasione del convegno «Servizi alla persona e occupazione nel welfare che cambia»

BADANTI_2176580.jpgROMA - È boom di badanti nelle case degli italiani: il loro numero è arrivato ad un milione 655 mila, facendo registrare un aumento del 53% in dieci anni. Sono prevalentemente stranieri (77,3%) e donne (82,4%), tra i 36 e 50 anni (56,8%). A fotografarli è una ricerca realizzata da Censis e Ismu per il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, in occasione del convegno «Servizi alla persona e occupazione nel welfare che cambia».

 

Un welfare in cui è ormai urgente porsi l'obiettivo di «costruire un programma strutturato e universale» per la non-autosufficienza, ha detto il viceministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maria Cecilia Guerra. Oggi, intanto, secondo la ricerca Censis-Ismu, sono 2 milioni 600 mila le famiglie (il 10,4%) che hanno attivato servizi di collaborazione, di assistenza per anziani o persone non autosufficienti, e di baby sitting. E si stima che il numero dei collaboratori salirà a 2 milioni 151 mila nel 2030 (circa 500 mila in più).

 

La spesa media per le famiglie è di 667 euro al mese. Ma con la crisi, oltre la metà dei bilanci familiari, su cui grava quasi interamente questo tipo di welfare informale, non tiene più: così nel 15% dei casi è prevedibile che un componente della famiglia lasci il lavoro per assistere un congiunto. O nel 41,7% dei casi si pensa anche a rinunciare al servizio.

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