Le slot machine possono stare  davanti alle chiese e ai parchi

Le sale giochi? Davanti a chiese e parchi pubblici vanno bene. Lo dice il Tar che, per quanto riguarda la «location», ha accolto il ricorso di Confcommercio, Lottomatica ed Euromatic. I giudici amministrativi ritengono sacrosante le pretese dei Comuni ma elencano i luoghi che non si possono considerare sensibili: chiese, parchi pubblici, ospedali, poliambulatori, municip

Slot machine al Tar  vince il Comune di Cles

Se i regolamenti sono ben articolati, se le delimitazioni sono chiare, alla richiesta di installazione di slot machine è possibile dire no. Questo quanto afferma il Tar, che ha respinto il ricorso di una società privata: anzi, il tribunale amministrativo ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio sostenute dalle amministrazioni, 4 mila euro a favore del comune di Cles e 500 a favore della Provincia

È Cles la "capitale" del gioco in Trentino

Una slot machine ogni 107 abitanti, includendo nel conteggio bimbi in fasce e centenari. È l'eccezionale rapporto che emerge dal censimento degli apparecchi da gioco sul territorio di Cles compiuto dagli agenti della polizia locale. Nella relazione viene evidenziato che la maggior parte delle macchinette si trova nei bar. I gestori hanno segnalato che esistono giocatori abituali e qualcuno è definito come «molto assiduo»

Slot lontane da scuole  biblioteca e comunità

Il consiglio comunale di Cles ha dato il via libera unanime ad alcune modifiche al regolamento comunale del 2012 in materia di installazioni delle apparecchiature da gioco (slot machine). L'amministrazione ha confermato il divieto di ubicazione di questi apparecchi entro la distanza di 300 metri da luoghi sensibili come scuole, asili e la stazione, con l'aggiunta della biblioteca comunale e della comunità di recupero di soggetti con disagio, collocata al convento dei frati francescani 

«Facciamo di Riva  la città anti azzardo»

Anziché «comune denuclearizzato» come si usava una volta, sui cartelli stradali che annunciano l'ingresso a Riva potrebbe andar scritto «Città no azzardo». L'idea, certamente suggestiva, arriva dal gruppo consiliare «Progetto per Riva - Rivanità» e porta le firme di Mauro Pederzolli e Carlo Modena. Una proposta choc che punta a lanciare un messaggio forte contro la ludopatia e a fare addirittura di Riva una città anti-gioco d'azzardo come non sembra accaduto finora altrove