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Forza Italia e 5 Stelle, attacco a Napolitano

«Camere pienamente legittime», come confermano i principali costituzionalisti, ribadisce il presidente della Repubblica prima di lasciare Milano replicando a quanti sostengono che questo Parlamento dopo la sentenza della Consulta «contiene centinaia di abusivi». Neanche il tempo di raggiungere Roma e si materializza l'asse Forza Italia-Cinque Stelle che nell'attacco al bersaglio grosso, cioè il Quirinale, sembra voler costruire una sorta di strana alleanza con l'obiettivo di far cadere il Governo e tornare alle urne al più presto

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Grillo e Dario Fo al VDay «Politici vigliacchi»

L'affondo contro i politici che sono «vigliacchi ai quali daremo l'estrema unzione», la sparata contro Napolitano per il quale «chiederemo l'impeachment», l'arruolamento di Papa Francesco perché «siamo nati il 4 ottobre, il giorno di San Francesco, anche lui è un grillino». L'annuncio, infine, che «in Europa vinceremo e saremo il primo movimento», salvo poi annunciare un referendum sull'euro. Beppe Grillo celebra il terzo «V-Day» del Movimento 5 Stelle nella sua Genova, davanti «a 200 mila» sostenitori (ma la cifra ufficiale si ferma a 40 mila),scatenato e senza freni

Degasperi in aspettativa, la cattedra alla moglie

Il posto di lavoro, una cattedra all'alberghiero di Levico Terme, è un affare di famiglia. E la famiglia è quella del neo consigliere provinciale grillino Filippo Degasperi. Dopo l'elezione, ha chiesto un'aspettativa, ma molto breve: dal 4 al 15 novembre. Per sostituirlo, la scuola ha chiamato i precari in graduatoria. Ben 36 docenti hanno declinato: troppo breve il periodo. Ad accettare è stata invece la moglie di Degasperi. Il quale ha poi chiesto l'aspettativa lunga. A quel punto, per l'anno in corso, le regole sulla continuità didattica hanno premiato la docente già subentrata. Ma lui replica: «Mia moglie ha già lavorato all'Alberghiero di Levico. Non c'è nulla di cui stupirsi. Il fatto che abbia preso il mio posto è stato solo un caso»

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Proteste a Genova, c'è anche Grillo

Genova è una città pronta ad esplodere. I trasporti pubblici sono paralizzati da quattro giorni, la raccolta rifiuti potrebbe fermarsi dall'inizio della prossima settimana, la manutenzione degli edifici comunali va a singhiozzo, i portuali sono in agitazione e gli studenti sul piede di guerra. Allo protesta dei dipendenti delle aziende partecipate ieri si è unito Beppe Grillo, che da piazza De Ferrari, cuore della resistenza contro le ipotesi di privatizzazione della aziende, ha attaccato Letta, oltre che gli amministratori locali: «Si stanno vendendo tutto. Sarà una lotta all'ultimo sangue, ci giochiamo tutto a partire da Genova»

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«Andiamo alle elezioni, anche col Porcellum»

«Andiamo alle elezioni, anche col Porcellum». Beppe Grillo continua a sperare che la situazione politica precipiti e che gli italiani siano presto chiamati alle urne. Non gli interessa l'obiezione che la legge elettorale attuale non funzioni: per votare in anticipo va bene anche quella. Il leader delle 5 Stelle, infatti, non si fida del lavorìo in corso per cambiare il Porcellum. Sente puzza di bruciato e teme trappoloni per il suo movimento

Scuola, i 5 Stelle bocciano Rossi «Ha svilito un settore strategico»

I Consiglieri provinciali 5 Stelle Manuela Bottamedi e Filippo Degasperi "bocciano" la giunta Rossi per la decisione di «tenere in capo al presidente le attribuzioni sull'Istruzione - scrivono in una nota - settore relegato così ad un ruolo minore e marginale, dequalificato e impoverito, svilito del suo importantissimo e delicatissimo compito di formazione del futuro Trentino» 

Iniziano i lavori per realizzare la Tav

La lunga preparazione della talpa "Gea" è finita. Nel giro di qualche ora la gigantesca fresa assemblata per scavare l'unica "discenderia" in Italia progettata per esplorare le montagne attraversate dalla Tav Torino-Lione comincerà a perforare il massiccio d'Ambin. Dovrà scendere, in un paio d'anni, per 7 chilometri, per raggiungere il livello dove passerà il maxi-tunnel da 57 km della nuova ferrovia. Protesta il M5S

La politica italiana, orrenda telenovela

Nel grigiore meteorologico, culturale e politico che ci intristisce, uno spiraglio di interesse viene dalla soap opera che ha degnamente sostituito le puntate di Beautiful. Che altro può esserci di meglio, infatti, che assistere al racconto di una storia avvincente piena di colpi di scena, imprevedibile, dove tutti gli attori sanno calarsi nel personaggio senza sbagliare mai battuta. Qualcuno però comincia a stufarsi, la storia la conosce già, è da vent'anni che trasmettono sempre quellaI tuoi commenti 

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Grillo si è già arreso «Qui non vinceremo»

Beppe Grillo stavolta ha fatto flop. Non più di 500 persone ieri sera si sono ritrovate in piazza Dante (nella foto tratta dal Twitter di Riccardo Fraccaro) per assistere al comizio del guru del Movimento 5 Stelle. Pochi mesi dopo la campagna elettorale delle politiche la folla si è ristretta. Colpa forse della pioggerellina intermittente che cadeva ieri sera, colpa del fatto che si tratta di una sfida elettorale locale, o forse il segnale di un declino nei consensi. Ma questo si potrà vedere solo lunedì, quando sarà il momento di contare le schede