«Andiamo alle elezioni, anche col Porcellum». Beppe Grillo continua a sperare che la situazione politica precipiti e che gli italiani siano presto chiamati alle urne. Non gli interessa l'obiezione che la legge elettorale attuale non funzioni: per votare in anticipo va bene anche quella. Il leader delle 5 Stelle, infatti, non si fida del lavorìo in corso per cambiare il Porcellum. Sente puzza di bruciato e teme trappoloni per il suo movimento: «Se modificano la legge elettorale - sostiene - la modificano esclusivamente per non farci partecipare alle elezioni». La sua paura è che gli odiati «Pdl e Pdmenoelle» decidano una regola per cui alle elezioni possano presentarsi solo le forze che hanno struttura di partito (con segretario e organi dirigenti) escludendo i movimenti come il suo. Quindi, tanto vale tenersi il Porcellum.
In questi giorni Grillo è in Basilicata per il voto regionale del weekend e sembra fare le prove generali della campagna elettorale, testando le parole d'ordine del movimento, come quella per il reddito di cittadinanza. Per finanziare la misura che dovrebbe garantire 600 euro al mese a chi non ha un lavoro, propone l'addio alla cassa integrazione. Secondo Grillo la cig «è un orpello inventato dalla famiglia Agnelli negli anni '70.
E per me non è neanche costituzionale, perché discrimina».
E se Napolitano, incontrando il Papa, dice che in Italia c'è un clima avvelenato, Grillo non ha dubbi su chi sia il responsabile: «Lo avvelenano loro continuando a mentire. Questo paese se ne è andato ma questi stregoni vanno in tv a dire che c'è speranza. Non è vero! Non c'è più speranza».