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Trento con nuovi soci, la società si rafforza

Un barbiere in via Sanseverino ? Impossibile, anche perché Giovanni Dondi, nuovo socio del Calcio Trento, di professione fa il profumiere e non il coiffeur per signore. Mantovano di nascita ma toscano d'adozione il fratello di Claudio, l'attuale segretario, è titolare di un'azienda che si occupa di preparare estratti per profumi. Il suo imminente ingresso in società è stato confermato anche dallo stesso Piervittorio Belfanti che resta in ogni caso saldamente al timone del club gialloblù

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C'è Giuseppe Orsini per la panchina del Trento

La notizia era nell'aria già da tempo ma adesso c'è l'ufficialità:  Giuseppe Orsini è il nuovo allenatore del Trento che la prossima stagione giocherà nel campionato di Eccellenza. L'accordo è stato siglato nella tarda serata di ieri tra il tecnico ex Porfido Albiano e Mezzocorona e il patron del Trento Piervittorio Belfanti. «Ho trovato una persona motivata e che ha voglia di mettersi in gioco nonostante le difficoltà che ci attendono. Questa sera - continua Belfanti - ci sarà un incontro in sede con il nuovo allenatore, i ragazzi della prima squadra, quelli della Juniores e del ‘96 per pianificare la nuova stagione»

Tifosi del Trento: «Andatevene»

I tifosi del Calcio Trento, con una nota che raggruppa il pensiero di quattro realtà chiedono senza mezzi termini di far morire la squadra che, dal 1921 difende i colori gialloblù della città. La mail è essenziale, ma molto esplicita. Viene domandato alla dirigenza di rassegnare in blocco la dimissioni, di consegnare le chiavi della sede al sindaco Andreatta e «sparire letteralmente da Trento col suo bagaglio di promesse mancate e silenzi, lasciandoci morire e risparmiandoci altre figuracce»

Trento, sempre peggio: pignorati 24 giocatori

Al peggio non c'è mai fine. L'ultima puntata dell'ingloriosa telenovela sul Calcio Trento è stata ambientata ieri, nel primo pomeriggio, quando negli uffici del comitato trentino della Federazione italiana gioco calcio è piombato l'avvocato padovano Giuseppe Agostini accompagnato dall'ufficiale giudiziario. Obiettivo, centrato, il pignoramento dei cartellini dei giocatori tuttora tesserati per il Calcio Trento. E il bottino è risultato superiore alle aspettative visto che il legale è riuscito a bloccare ben 24 giocatori gialloblù che, quindi, non potranno essere ceduti ad altre società fino a quando il Trento non salderà il debito di quasi 80 mila euro che il sodalizio deve a Calcio Group

Peghini cambia ancora idea e offre il titolo della serie D

Ennesima puntata della telenovela calcistica provinciale. I protagonisti sono sempre gli stessi: Peghini, Bizzozero, Morelli, Moser, Belfanti, Petrollini e Mellarini, più qualche "comparsa" che entra in scena di tanto in tanto. Mentre i tifosi seguono tra amarezza e amara ironia l'evolversi della situazione (vedi foto scattata ieri durante le Feste Vigiliane), il nuovo colpo di scena parla di un riavvicinamento tra Trento e Fersina, con Peghini pronto a cedere i diritti della D e a ripartire dalla II Categoria con la Fersina. La Figc approva, Bizzozero rifiuta, i tifosi non accettano alcun tipo di compromesso riguardante il nome

«Sindaco Andreatta, quale futuro per il Calcio Trento?»

La lettera, con le relative domande e richieste, porta la firma di Giovanni Scalfi e Manfred de Eccher. Ma in realtà porta anche quelle dei tantissimi tifosi del Calcio Trento che in questi giorni stanno seguendo le vicende della società aquilotta. Come accade ormai da anni le certezze sono pochissime e le chiecchiere tantissime. Peghini, Bizzozero, Belfanti, a quanto pare anche molti politici, si stanno muovendo, in un senso o nell'altro. Ma del domani non v'è certezza.(La foto è d'archivio, risale a dieci anni fa, 12 aprile 2003)

Ac Trento, c'è Peghini

La trama si infittisce. Mentre Gianni Petrollini da Firenze si prepara ad uscire allo scoperto con la sua offerta per rilevare la società, su un altro tavolo altri personaggi  giocano una partita, altrettante intrigante e forse ancor più significativa per il futuro del Calcio Trento. All'incontro mancava solo Piervittorio Belfanti ma gli altri attori che hanno occupato la scena in questi ultimi giorni c'erano tutti, Giorgio Moser presidente gialloblù, Daniele Bizzozero e il numero uno della Fersina Francesco Peghini. Per discutere non di una fusione ma della nascita di una nuova società

Mister Melone sicuro «Avrei salvato il Trento»

Signori si scende. Anche l'ultima folle corsa è finita. Con un gran mal di testa perché seguire il Trento Calcio negli ultimi anni è stato un po' come salire sulle montagne russe, sei stagioni di delirio calcistico, segnate da quattro retrocessioni, un ripescaggio, due promozioni, sofferte e contrastate oltremisura. Impennate improvvise e repentine cadute, tra progetti mai decollati, cordate di ogni genere, proclami avventati, centinaia di giocatori, decine e decine di dirigenti. E soprattutto un senso di precarietà lacerante che ha travolto tutti anche chi si era speso in prima persona e tanto per questi colori. Come Marco Melone, protagonista delle due vittoriose cavalcate in campionato

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De Paola: «Speriamo in un ripescaggio»

Il miracolo non è avvenuto a Montichiari, anzi, il Trento è uscito sconfitto dal «Romeo Menti» per 4 a 1 e ha dovuto dire addio alla serie D. Negli ultimi sei anni è la terza retrocessione per gli aquilotti, rientrati poi al primo tentativo in Eccellenza, vincendo il campionato o transitando dai playoff (come la passata stagione quando l'Eccellenza la vinse la Fersina). Al tecnico gialloblù  Luciano De Paola, non è riuscita l'impresa di salvare il Trento

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«Sogno la società unica di Trento»

Ha lasciato che Daniele Bizzozero si prendesse tutta la scena. Piervittorio Belfanti però non ha nessuna intenzione di mollare. Anzi, alla vigilia del derby con la Fersina, corroborato dal bel successo con il Voghera, il discusso imprenditore virgiliano, ufficialmente l'amministratore delegato del Calcio Trento, rilancia la sfida e il suo fantasioso progetto, proprio alla vigilia del derby con i cugini perginesi