Trento con nuovi soci, la società si rafforza

Un barbiere in via Sanseverino ? Impossibile, anche perché Giovanni Dondi, nuovo socio del Calcio Trento, di professione fa il profumiere e non il coiffeur per signore. Mantovano di nascita ma toscano d'adozione il fratello di Claudio, l'attuale segretario, è titolare di un'azienda che si occupa di preparare estratti per profumi. Il suo imminente ingresso in società è stato confermato anche dallo stesso Piervittorio Belfanti che resta in ogni caso saldamente al timone del club gialloblù

di Luca Avancini

Un barbiere in via Sanseverino ? Impossibile, anche perché Giovanni Dondi, nuovo socio del Calcio Trento, di professione fa il profumiere e non il coiffeur per signore. Mantovano di nascita ma toscano d'adozione il fratello di Claudio, l'attuale segretario, è titolare di un'azienda che si occupa di preparare estratti per profumi. Il suo imminente ingresso in società è stato confermato anche dallo stesso Piervittorio Belfanti che resta in ogni caso saldamente al timone del club gialloblù.
Non "un prestanome", in possesso delle quote per conto del patron virgiliano, ma un "partner", come l'ha definito lo stesso Belfanti, in grado di garantire anche un certo sostegno economico. La proprietà del Calcio Trento non passa di mano, e al suo posto, come amministratore unico, per ora rimane Alfredo Morelli, mentre le porte stanno per aprirsi a  Morris Pagniello , il manager italo-australiano titolare della Genova International School of Soccer, una società che ha portato in Italia calciatori provenienti da Australia, Nuova Zelanda, Canada, e recentemente anche da Singapore.
 

IL TERZO INCOMODO -  «Ci siamo incontrati già diverse volte – ammette Belfanti – e abbiamo definito delle linee guida sull'organizzazione della società, trovando molti punti di contatto. Entro una settimana ufficializzeremo sia la sua entrata che quella di Dondi». Pagniello, che attualmente si trova in Australia, dovrebbe rientrare in Italia tra qualche giorno e mettere finalmente nero su bianco. A separare Belfanti e Pagniello vi era solo la questione economica, la cifra d'ingresso, valutata inizialmente intorno ai 30mila euro, ma i due avrebbero ormai raggiunto un accordo di massima. Resta un'unica incognita, la posizione del terzo incomodo, ovvero l'ex dirigente gialloblù Gianni Petrollini. Finora ha fatto l'intermediario ma potrebbe rivelarsi l'ago della bilancia in questa complessa trattativa.
 

CALCIO ESOTICO –  Ma chi è Morris Pagniello, personaggio che punta diretto alla presidenza del Calcio Trento. Qualche anno fa aveva già aveva collaborato a vario titolo con il Calcio Trento, con Fattinger presidente. Nel frattempo, dopo aver aperto alcuni campus in Toscana e in Veneto insieme a tecnici  esperti come Rino Lavezzini, che in passato ha guidato anche Genoa, Mantova e Catanzaro e vissuto esperienze importanti all'estero, o come Fabrizio De Poli, artefice del Cittadella dei miracoli ed ex general manager del Genoa, il manager italo-australiano ha allargato sensibilmente il suo raggio d'azione, sbarcando in Spagna, dove avrebbe acquisito la seconda squadra dell'Espanyol, in Cina e quindi in Romania, stipulando un accordo di collaborazione con la primavera del Cluji.
Trento, o meglio il Trentino, pensando ai contatti con le tante squadre che d'estate vengono in ritiro, potrebbe rappresentare una buona opportunità di investimento. Fantacalcio? Non è detto, e chissà che tra un paio di settimane non si possa assistere al Briamasco alle esibizioni in casacca gialloblù di un agile attaccante di Singapore o di un roccioso difensore cinese.
 

BELFANTI ALL'ATTACCO –  Abbronzato e in gran forma Belfanti sarà a Trento nel pomeriggio, per assistere all'allenamento della squadra.  Il tecnico Orsini parla di salvezza? Lui rilancia con un occhio al bilancio: «Certo vincere il campionato rappresenterebbe una grossa sorpresa, ci accontentiamo di un buon piazzamento. Ho già pensato a rinforzare la squadra, per questo ho ingaggiato un difensore, un centrocampista e un attaccante, nessun nome eclatante ma solo ragazzi di categoria con le giuste motivazioni». Giocatori a costo zero, insomma, la priorità resta quella di contenere le spese: «I risultati adesso passano necessariamente in secondo piano, il primo obiettivo è sanare la società. Faremo altre valutazioni quando saremo un po' più tranquilli dal punto di vista economico. Dopo la scottante esperienza dell'anno scorso mi sono ritrovato da solo e ho dovuto rimboccarmi le maniche. La situazione è migliorata, sono stati tolti parecchi debiti». Anche quello con Asis?: «Con Asis è tutto a posto, stiamo rispettando le scadenze fissate».
I trentini restano ancora lontani dal Trento: «Non è detto, sul tavolo ho proprio una trattativa con alcuni imprenditori locali. Però è vero in questi ultimi tempi mi sono accorto che c'era più gente che avrebbe voluto vedere morire questa società. Ma per carattere non avrei mai servito su un piatto d'argento il cadavere del Trento. Mi sono preso un impegno e voglio portarlo a termine, le critiche? Non mi toccano, quelli che parlano dovrebbero almeno una volta mettere mano al portafoglio».

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