Panarotta, nuove formule ma le cifre non tornano
Futuro incerto per l'attuale società di gestione
Futuro incerto per l'attuale società di gestione
Il ciclista colombiano Julian Arredondo (Trek) ha vinto in solitaria la 18ma tappa del Giro d'Italia da Belluno al Rifugio Panarotta in Valsugana di 171 km. Secondo posto per l'altro colombiano Fabio Andres Duarte
Un vero peccato. Ė la frase che ricorreva oggi tra i molti visitatori della Panarotta, sciatori e non, venuti a godersi l'ultimo giorno di questa montagna che crediamo mai sia stata così bella neanche in inverno. Gli impianti chiudono con una settimana di anticipo rispetto al calendario delle altre stazioni sciistiche della zona (video D'Amato)
Dopo anni di tiramolla torna il sereno sulla Panarotta. La stagione invernale ha registrato il segno più, con un ritorno soprattutto degli sciatori locali. E per coccolarsi questo spiraglio di uscita dalla crisi la società ha deciso di anticipare la chiusura degli impianti al 30 marzo. Per sciare sulle piste perfettamente innevate dell'Alpe della Valsugana, dunque, c'è tempo ancora solo una settimana, nonostante la montagna sia in grado di trascinare la stagione fino a Pasqua, un mese dopo
Non è solo un problema economico. Per la realizzazione del collegamento tra Levico e la Panarotta esistono anche problemi di tipo geologico-ambientale. A portare la questione all'attenzione del consiglio provinciale è stato il consigliere Luca Zeni (Pd) che ieri in aula ha chiesto lumi sui futuri investimenti per alcune aree sciistiche tra cui appunto la Panarotta
Panarotta che passione. Montagna che risorge in inverno perché è semplicemente bella, ieri in particolare con la primavera che sembra fare capolino, vicina ad un bacino d'utenza da cui pescare tra Trentino e Veneto e che ha segnato finora un 30 per cento col segno più in fatto di presenze. «Fino ad ora (sono le 14) abbiamo registrato 3.900 passaggi, 2.000 qui in basso. Sul Rigolor molti di più», i dati di una domenica da incorniciare li fornisce Attilio Morelli capo servizio degli impianti
Il Trentino non delude mai gli organizzatori del Giro d'Italia. La tappa del prossimo anno della 97ª edizione della corsa in rosa avrà l'arrivo ancora in salita: nel 2013 c'era stata la cronoscalata da Mori alla Polsa a scaldare la passione dei tifosi delle due ruote della più grande corsa a tappa in Italia, stavolta l'arrivo è stato previsto in Panarotta, ai 1782 metri dell'omonimo rifugio, rinomato centro di pratica dello sci (non a caso qui si organizza anche il celebre trofeo Topolino, gara internazionale per giovani promesse), insomma una tappa per veri scalatori e assi della resistenza
«La soluzione definitiva per un rilancio della Panarotta passa per l'abbandono definitivo dell'ipotesi del progetto per il grande impianto di fondovalle, puntando sul rifacimento e traslazione dell'impianto di risalita della malga Montagna Granda, la riqualificazione delle piste attuali e la realizzazione di strutture utilizzabili anche in estate (pista per slittini su rotaia, pista per downhill )». È il concetto ribadito più volte dal sindaco Roberto Oss Emer