Il sindaco di Pergine boccia  la funivia Levico-Panarotta

«La soluzione definitiva per un rilancio della Panarotta passa per l'abbandono definitivo dell'ipotesi del progetto per il grande impianto di fondovalle, puntando sul rifacimento e traslazione dell'impianto di risalita della malga Montagna Granda, la riqualificazione delle piste attuali e la realizzazione di strutture utilizzabili anche in estate (pista per slittini su rotaia, pista per downhill )». È il concetto ribadito più volte dal sindaco Roberto Oss Emer

di Daniele Ferrari

panarottaPERGINE - «La soluzione definitiva per un rilancio della Panarotta passa per l'abbandono definitivo dell'ipotesi del progetto per il grande impianto di fondovalle, puntando sul rifacimento e traslazione dell'impianto di risalita della malga Montagna Granda, la riqualificazione delle piste attuali e la realizzazione di strutture utilizzabili anche in estate (pista per slittini su rotaia, pista per downhill )». È il concetto ribadito più volte dal sindaco Roberto Oss Emer .

 

Le minoranze, sul punto, hanno presentato uno specifico ordine del giorno per ribadire il rispetto del protocollo d'intesa recentemente sottoscritto tra Provincia, Trentino Sviluppo spa e comuni di Pergine, Levico e Roncegno. «Il 5 febbraio il consiglio comunale approvava il protocollo che pone tra i punti essenziali il collegamento funiviario tra Levico e la Panarotta (punto 1.2 lettera a) - ha spiegato il consigliere Marco Morelli - lo scorso 19 luglio il sindaco ha sottoscritto tale protocollo, che impegna a consentire la realizzazione o il passaggio su terreni comunali di infrastrutture necessarie al collegamento funiviario».

 

Due le richieste contenute nell'odg respinto dalla maggioranza (solo 7 i voti favorevoli): un'informazione puntale a Provincia, sindaci e soggetti coinvolti sulle reali intenzioni dell'amministrazione e la convocazione di un consiglio comunale ad hoc per ratificare la volontà di abbandonare il progetto funiviario. «Il Comune non può impegnarsi in un'opera economicamente non sostenibile (la funivia presenterebbe un disavanzo annuo di oltre 500 mila euro) - ha spiegato Oss Emer - siamo accanto agli operatori economici che intendono avviare il rilancio della Panarotta (con una nuova società di gestione tra gli operatori), ma si devono trovare soluzioni alternative, sostenibili e tali da far vivere la Panarotta tutto l'anno».

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