Turismo, la Panarotta chiude con +14%

Dopo anni di tiramolla torna il sereno sulla Panarotta. La stagione invernale ha registrato il segno più, con un ritorno soprattutto degli sciatori locali. E per coccolarsi questo spiraglio di uscita dalla crisi la società ha deciso di anticipare la chiusura degli impianti al 30 marzo. Per sciare sulle piste perfettamente innevate dell'Alpe della Valsugana, dunque, c'è tempo ancora solo una settimana, nonostante la montagna sia in grado di trascinare la stagione fino a Pasqua, un mese dopo

di Nicola Guarnieri - NO

Dopo anni di tiramolla torna il sereno sulla Panarotta. La stagione invernale ha registrato il segno più, con un ritorno soprattutto degli sciatori locali. E per coccolarsi questo spiraglio di uscita dalla crisi la società ha deciso di anticipare la chiusura degli impianti al 30 marzo. Per sciare sulle piste perfettamente innevate dell'Alpe della Valsugana, dunque, c'è tempo ancora solo una settimana, nonostante la montagna sia in grado di trascinare la stagione fino a Pasqua, un mese dopo. «Abbiamo preferito archiviare prima questo inverno - spiega il presidente  Fabrizio Oss  - proprio per lasciare quel segno più. La neve è perfetta ma adesso sono in pochi quelli che salgono in Panarotta e quindi ci sarebbero solo costi. Meglio chiudere e prepararci per l'estate».
Il rilancio della stazione turistica è comunque partito. In questo primo inverno della svolta sono stati 350 mila gli sciatori che hanno scelto la Panarotta per divertirsi. Parlando di soli primi ingressi, quest'anno sono passati da 27 a 35 mila con un lusinghiero +14%. Grazie alla riorganizzazione, poi, sono stati ridotti i costi di esercizio (personale, gasolio, elettricità) del 18%. «È stata una stagione positiva. - sottolinea il presidente - E domenica si chiude con la festa Rdm, snowboard sul nuovo snowpark aperto quest'anno e la prova gratuita dei materiali del 2015».
Il «final party» sarà all'insegna dell'allegria, con tanto di piscina aperta in cui chiunque potrà tuffarsi a piacere sapendo che il tuffo più originale riceverà in premio uno stagionale per il prossimo anno. Per quanto riguarda i frequentatori dell'Alpe, c'è da registrare un gradito ritorno delle famiglie dell'Alta Valsugana. «È tornata la gente del posto - conferma Oss - e questo vuole dire che la Panarotta è di nuovo diventata la montagna delle famiglie, con prezzi agevolati. E noi dobbiamo continuare a puntare su questo».
E i turisti? «Fino al 6 gennaio è  andata bene come turisti, compresi gli asiatici, ma bisogna riportare le settimane bianche in montagna».
La crisi economica si può dunque considerare archiviata? «Non proprio ma comunque siamo soddisfatti di come è andata la stagione. I segni positivi li dobbiamo alla collaborazione tra tutti. Per questo mi sento di ringraziare il direttore della stazione Renzo Gaiga e gli albergatori di Levico, soprattutto Donatella Bonmassar e Roberto Crivellaro. Dobbiamo andare avanti tutti insieme, da Pergine a Levico, da Civezzano alla Valle dei Mocheni perché la Panarotta è la montagna di tutti. Adesso c'è da lavorare per l'estate e soprattutto per l'inverno prossimo».
Parlando di futuro, la funivia serve? «Questo, per ora, rimane un punto di domanda. Prima mettiamo a posto la stazione e portiamo la gente in quota e poi vediamo se serve l'impianto. Una cosa alla volta».
Ora, dunque, sotto con l'estate.

comments powered by Disqus