Valle dei Laghi / Il tema

Sarche, nuovo test e altra fumata dal cementificio: il comitato attacca, l'azienda risponde

Segnalate emissioni indesiderate dalla contestata fabbrica che sta per riaccendere e mettere a regime i forni. L'impresa parla di "limitata fuoriuscita di polvere causata da un’anomalia prontamente risolta"

L'AZIENDA «Questo è un vulcano industriale, abbbiamo tutte le autorizzazioni»
OPPOSIZIONE
in corteo per dire no ai fumi del cementificio: verso un'azione legale
FUMATA NERA Problemi nella riattivazione dei forni per produrre clinker
IL RITORNO Sarche, riapre il cementificio, per almeno 20 anni
IL PROGETTO La crisi energetica non rallenta l'avvio del cementificio
DEROGA Meno limiti per il cementificio sulla combustione dei rifiuti

VALLE DEI LAGHI. Dopo il test con fumata nera di mercoledì 20 aprile e il corteo di protesta di venerdì scorso, questa mattina, 5 maggio, nuova fumata (nella foto) al cementificio di Italcementi - Heidelberg Group alle Sarche.

Lo segnala il comitato Salviamo la Valle dei Laghi, che è uno dei soggetti impegnati nella iniziativa politica che si oppone alla riaccensione dei forni, prevista in questi giorni.

"Oggi, 5 maggio, abbiamo ricevuto da parte di cittadini segnalazioni della presenza di nuvoloni neri provenienti dal cementificio di Ponte Oliveti (vedi foto).

Si tratta di un secondo episodio di emissioni improvvise e indesiderate, dopo quello del 20 aprile giustificato da parte dell’azienda Italcementi come un guasto che sarebbe stato risolto. Evidentemente non è stato risolto, o sono subentrati altri problemi di cui lo stesso Comitato chiedere ragione.

 

Altra segnalazione che ci giunge da Calavino, è il disturbo arrecato dalle esplosioni in cava che fanno tremare le case dalla zona", scrivono gli attivisti.

Dalla fabbrica è arrivata una nota di chiarimento: “La limitata fuoriuscita di polvere che si è verificata nella mattinata di giovedì per una durata di qualche decina di secondi, circoscritta al perimetro dello stabilimento, è stata causata da un’anomalia prontamente risolta.

La cementeria è impegnata nel contenimento di questo tipo di fenomeni che, con la messa a regime di una macchina complessa come il forno di cottura e grazie alla professionalità del personale di stabilimento e ai presidi ambientali e di sicurezza adottati, saranno contenuti secondo le migliori tecniche disponibili”.

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