Imprese, ora si cambia  Olivi: contributi più selettivi

Dalla Provincia arrivano alle imprese 150 milioni l'anno di contributi, riduzioni dell'Irap, 1,3 miliardi di appalti «senza trucchi». Ora però, dice Olivi, «è superata la fase della distribuzione a tutti, gli aiuti diventeranno più selettivi, saranno legati a produttività e innovazione». Il modello sono quei 22 accordi negoziali tra imprese, sindacati e Provincia che hanno garantito l'occupazione a 1.600 lavoratori

oliviLEVICO TERME - «Sul piano nazionale va di moda il governo del fare. Ma qui ci siamo abituati, vogliamo essere il governo del fare meglio». Non si sottrae alle critiche degli industriali l'assessore provinciale Alessandro Olivi , che interviene al Palalevico a nome della giunta e del presidente Alberto Pacher . Anzi parla di «non piccoli correttivi» all'azione della Provincia. Partendo però da «alleanze di sistema». Come per gli investimenti di 110 imprese in ricerca applicata, sostenuti da Piazza Dante, che nel 2012, in piena crisi, sono cresciuti del 7% a 84 milioni di euro.


Olivi rivendica il piano di miglioramento della pubblica amministrazione provinciale, che prevede oltre 200 milioni l'anno di risparmi e 700 dipendenti in meno a regime. E lancia, come scritto sopra, i «controlli-impulso» invece dei «controlli-freno» e l'idea di un assessore unico a industria e ambiente.


Dalla Provincia arrivano alle imprese 150 milioni l'anno di contributi, riduzioni dell'Irap, 1,3 miliardi di appalti «senza trucchi». Ora però, dice Olivi, «è superata la fase della distribuzione a tutti, gli aiuti diventeranno più selettivi, saranno legati a produttività e innovazione». Il modello sono quei 22 accordi negoziali tra imprese, sindacati e Provincia che hanno garantito l'occupazione a 1.600 lavoratori. Perché «il manifatturiero è la sala macchine dello sviluppo».

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