Alto Garda / Il caso

Arco, accusa di tentato femminicidio: a processo un muratore di 36 anni

Udienza il prossimo 10 febbraio in tribunale a Rovereto per i fatti del 16 agosto scorso: l'uomo, residente nel Trevigiano, è accusato di aver colpito con un coltello e ferito gravemente la sua compagna all'interno di un residence

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ARCO. Tentato omicidio aggravato. Di fatto un tentato «femminicidio» che per fortuna non è andato ad allungare il già tragico elenco di questi crimini efferati (118 le donne uccise in Italia nel 2023, 96 in ambito familiare o affettivo). Di questo dovrà rispondere il prossimo 10 febbraio in tribunale a Rovereto un operaio di 36 anni di origini albanesi ma residente a Conegliano Veneto (Treviso) che il 16 agosto scorso ha colpito con un coltello e ferito gravemente la sua compagna all'interno del residence Villa Nicole di via Fossa Grande ad Arco (nella foto).

Il sostituto procuratore della Repubblica, la dottoressa Viviana Del Tedesco, titolare del fascicolo, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio dell'uomo che tra poco più di un mese dovrà difendersi dalla pesantissima accusa di aver tentato di uccidere la sua compagna che aveva rifiutato di avere con lui un rapporto sessuale. La coppia era salita in Trentino, ad Arco, per qualche giorno di vacanza a cavallo di Ferragosto. Secondo la ricostruzione di quel maledetto mercoledì pomeriggio effettuata dagli inquirenti, l'uomo sarebbe uscito dal residence per andare in farmacia: doveva acquistare, con una regolare ricetta medica, una confezione di un farmaco appartenente alla categoria farmaceutica delle benzodiazepine, medicinali sedativo-ipnotici. Un farmaco che lei assumeva perché viveva un periodo di stress e preoccupazione legato ad un intervento chirurgico al quale avrebbe dovuto sottoporsi di lì a pochi giorni.

Al rientro i due avrebbero assunto qualche goccia del farmaco accompagnandola però con vino e birra. Un medicinale da prendere con "estrema cautela" come riportato nel foglietto illustrativo "se si ha una storia di abuso di alcol o di droghe". Che avessero bevuto lo avrebbero confermato sia la donna che lo stesso arrestato. È stato il mix a scatenare il litigio? Oppure ha soltanto acuito un problema di relazione di coppia?

Dalle parole comunque si è passati alle vie di fatto, prima alle urla, poi alla colluttazione. E durante il "corpo a corpo", in cucina l'uomo ha preso un coltello dal lavabo per colpire la compagna ad un fianco. Una ferita che lì per lì non sembrava particolarmente grave (è stata lei stessa infatti a chiamare i carabinieri e nell'appartamento non è stata trovata una goccia di sangue) ma dopo una Tac all'ospedale di Rovereto i medici hanno deciso d'intervenire con un'operazione chirurgica per evitare il peggio. L'uomo è stato rinchiuso nel carcere di Spini di Gardolo. A metà febbraio il processo.

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