Montagna / L’infortunio

Si ferisce con il rampone, lungo intervento sul monte Cevedale per soccorrere un alpinista di Isera

È stato il compagno di escursione a chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 14. A causa del meteo in peggioramento, l'elicottero non è riuscito a salire in quota per effettuare il recupero

RECUPERO "Salvati" all'alba 4 roveretani


PEIO. Si è concluso intorno alle 18 un lungo intervento per soccorrere un alpinista di 33 anni di Isera che, cadendo, si è ferito con il rampone a un arto inferiore, 100 metri sotto la cima del Monte Cevedale, a una quota di circa 3.600 m.s.l.m.. È stato il compagno di escursione a chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 14.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell'Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l'intervento dell'elicottero. A causa del meteo in peggioramento, l'elicottero non è riuscito a salire in quota per effettuare il recupero ed è volato a Cogolo per imbarcare quattro operatori della Stazione di Peio.

I soccorritori sono stati elitrasportati fino al limitare delle nebbie, al rifugio Larcher (2.600 m.s.l.m.), ed hanno raggiunto a piedi l'infortunato che, nel frattempo, aveva cominciato la discesa. In una successiva rotazione, il tentativo di portare in quota una seconda squadra è fallito per il peggioramento repentino della visibilità. La squadra di soccorritori giunta sul posto ha provveduto ad accompagnare l'infortunato fino al rifugio Larcher e a prestargli le prime cure mediche.

Poiché le condizioni meteo non erano ancora ottimali e il recupero con l'elicottero sarebbe stato impossibile, i soccorritori hanno proseguito a piedi, insieme all'infortunato, fino a Malga Mare, dove gli alpinisti avevano la macchina. L'infortunato si è recato all'ospedale in autonomia.

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