Opere / Il caso

Ferrovia Tav, Fugatti gela i sindaci della Rotaliana: niente tunnel lungo, i binari passeranno da Nave San Felice

L’idea di una galleria «lunga» da Mattarello a Bronzolo scartata dal dirigente De Col: troppo lunga per le normative attuali. Brugnara (Lavis): «Non c’è stato spazio per discutere»

IPOTESI Il Comune di Trento chiede il tunnel lungo

di Mariano Marinolli

ROTALIANA. L'incontro richiesto dai sindaci della Piana rotaliana con il governatore Maurizio Fugatti è finalmente avvenuto ieri sera per dirimere la questione dell'alta capacità e capire come il tracciato ferroviario inciderà sul territorio tra Lavis e Salorno.

Alla riunione, seguita in videoconferenza da alcuni amministratori e dal commissario della Comunità Gianluca Tait in veste di coordinatore della conferenza dei sindaci, ha partecipato pure il sindaco di Giovo Vittorio Stonfer, poiché una lingua del territorio del comune cembrano si insinua per duecento metri sull'asta dell'Adige tra i confini catastali di Salorno e San Michele ed è, quindi, interessato dal progetto di Rfi.

Per la Provincia, oltre a Fugatti, ha partecipato alla riunione il dirigente Raffaele De Col il quale ha subito illustrato il vecchio progetto Rfi del 2009 come unica soluzione possibile per il collegamento fra Trento e Bolzano.

Nulla di nuovo, insomma, con Lavis che rimane al palo e una decina di ettari di campagne ai Sorni di Lavis che saranno sacrificati per far posto a 1.300 metri di binari e alle fasce laterali di rispetto e sicurezza necessarie al transito dei treni ad alta velocità.

Scartata pertanto l'ipotesi della galleria lunga chiesta dai sindaci rotaliani (e rilanciata dall’assessore di Trento, Facchin nei giorni scorsi), poiché ragioni di sicurezza impongono alla progettazione di non superare, per i tunnel ferroviari, la lunghezza di venti chilometri: partendo da Ora, la galleria dovrà necessariamente terminare ai Sorni con l'uscita in superficie a fianco dell'attuale linea ferroviaria, dove avverrà lo scambio tra il tracciato storico e quello dell'alta capacità, per poi aggirare l'abitato di Nave San Felice tornando in galleria.

L'unica consolazione per Andrea Brugnara, sindaco di Lavis, è la disponibilità garantita da Fugatti a partecipare ad un dibattito pubblico che sarà fissato a breve dall'amministrazione comunale lavisana e alle migliorie, con barriere antirumore ed altre opere, lungo la linea storica che attraversa il paese. «Non pensavo che vi fosse quest'improvvisa accelerazione sul progetto. Non c'è altro spazio per discutere - commenta a caldo Brugnara - poiché noi ci troviamo tra due punti già fissati: la galleria che parte da Ora e l'attraversamento del capoluogo. Giochiamoci, però, questa partita affinché il progetto sia il meno impattante possibile e che il sacrificio delle campagne dei Sorni sia compensato con dei ristori e opere a vantaggio della nostra comunità».

Fugatti, insomma, ha fretta di portare a casa il «sì» della Rotaliana poiché solo con la condivisione fra tutti i territori interessati si potrà procedere con la progettazione definitiva e pretendere dallo Stato il finanziamento completo di una infrastruttura strategica per il futuro del trasporto internazionale.

Questo invece il commento di Clelia Sandri, prima cittadina di San Michele, all'uscita dal palazzo della Provincia: «Se questa è l'unica soluzione possibile, così come ci è stato detto, faremo le nostre valutazioni. Ora dobbiamo trovarci tra noi sindaci il prima possibile per concordare una presa di posizione della Rotaliana da trasmettere alla Provincia. Credo che, dirottando sull'alta capacità tutti i treni merci e passeggeri che non fermano a Lavis o a Mezzocorona, si possa almeno ridurre l'inquinamento acustico del nostro territorio».

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