Vaccini / La campagna

Aifa: anche il Janssen per gli over 60, in arrivo il Curevac a mRna. Trentino, superate le 145 mila somministrazioni

Mentre in Italia arrivano nuove forniture, in provincia si corre per le fasce più a rischio: sono 13.643 le dosi a persone fra 60 e 69 anni, 54 mila a ultraottantenni e oltre 34 mila a over 70. Israele intanto fa sapere di essersi già garantito dosi Pfizer per un'eventuale richiamo nel 2022

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TRENTO. Per il vaccino Janssen "si raccomandano le stesse condizioni di utilizzo del vaccino Vaxzevria" di AstraZeneca.

Pertanto, il vaccino Janssen, "il cui uso è approvato a partire dai 18 anni di età, dovrà essere preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni".

Lo si legge nella circolare del ministero della salute" Aggiornamento vaccini disponibili contro SARS-CoV-2/COVID-19", inviata oggi ad enti e Regioni e firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero, Gianni Rezza.

Frattanto, il Trentino supera quota 145 mila somministrazioni  e accelera sugli over sessant'anni.

Le dosi inoculate, secondo il dato di questa mattina, sono infatti 145.503, delle quali 41.349 riguardano i richiami.

Le dosi riservate a ultra ottantenni finora sono state 54.035, quelle a ultrasettantenni 34.486 mentre sono 13.643 gli over 60, a testimoniare di come si avanza speditamente sulla copertura delle fasce più a rischio, presupposto fondamentale per contenere i danni sanitari della pandemia e accelerare la ripresa economica e sociale.

A livello nazionale, il report nel sito del governo, aggiornato stamane, riporta 15.894.532 somministrazioni totali e 4.654.357 persone che hanno completato il ciclo vaccinale con il richiamo.

La maggiore disponibilità di dosi consente di ridurre al minimo le riserve, infatti la maggior parte delle regioni utilizza quotidianamente oltre il 90% dei vaccini disponibili (Trentino compreso, con il 90,4%; in testa il Veneto con il 93,6%). Solo la Calabria resta sotto l'80%.

Sull'arrivo a breve anche del vaccino a mRna Curevac (tecnologicamente simile a Pfizer e Moderna) si è espresso oggi Nicola Magrini, direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), parlando a Radio 24: "Siamo a buon punto, per non dire ottimo. Pensiamo da qui a un mese, a fine maggio, di vederlo registrato in Europa e appena lo studio sarà concluso per metà maggio sarà poi rapidamente valutato dell'Ema. Speriamo per fine maggio".

Del Curevac ha parlato recentemente a Cusano Italia Tv anche l'immunologo Guido Forni, socio dell'Accademia nazionale dei Lincei: "È una ditta tedesca finanziata dall'Europa che ha una tecnologia più avanzata rispetto a Pfizer e Moderna. Il vaccino si può conservare a temperatura ambiente e non dovrebbe avere effetti collaterali. L'Ue ha prenotato 450 milioni di dosi" e "se tutto va bene, questo vaccino sarà la rivoluzione dei vaccini", è convinto l'esperto.

Rispetto invece al vaccino russo Sputnik (a vettore virale come AstraZeneca e Johnson), Magrini ha indicato un possibile via libera a giugno: "Io sono felice che ci sia un vaccino in più da valutare, Sputnik - ha sottolineato - ha in corso la cosiddetta rolling review.

È stata posposta su loro richiesta la valutazione della qualità manufatturiera per fine maggio, primi di giugno. E' una valutazione che è solo all'inizio, è verosimile che in giugno il dossier sia completo e sia valutabile da parte dell'Ema".

Riferendosi poi agli eventi avversi rari segnalati per i vaccini AstraZeneca e J&J, Magrini ha rilevato che "questo campanello di allarme così raro non si è mostrato per i due vaccini, Pfizer e Moderna, a mRna; di qui una maggiore, complessiva e totale sicurezza".

Trattandosi di eventi "di tale rarità - ha aggiunto - siamo ai limiti della capacità di verificarli; questo secondo me è un dato che va sottolineato, è la prima volta che così rapidamente grazie ad un'osservazione clinica attenta ed a sistemi di monitoraggio così rapidi, l'evento avverso, benché atipico, è stato osservato così precocemente".

Intanto, verranno distribuite a partire da oggi le 184 mila dosi di vaccino Janssen  immagazzinate presso l'hub nazionale della Difesa di Pratica di Mare.

L'indicazione è stata disposta dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, sentito il ministro della Salute, Roberto Speranza, a seguito della comunicazione dell'Agenzia Italiana per il Farmaco, che ha dato via libera all'uso del vaccino dopo la sospensione precauzionale.

Inizierà oggi anche la consegna alle Regioni di oltre 1,5 milioni di dosi di vaccino Pfizer in arrivo agli aeroporti di Ancona, Bergamo Orio al Serio, Brescia Montichiari, Bologna, Malpensa, Napoli, Pisa, Roma Ciampino e Venezia.

Si tratta di approvvigionamenti importanti per cercare di aumentare ancora le somministrazioni quotidiane e avvicinare l'obiettivo minimo delle 500 mila quotidiane, peraltro già ragiunto da qualche giorno dalla Francia e ampiamente superato dalla Germania.

C'è però chi di vaccini ne ha fin troppi, malgrado abbia già le scorte per tutto il 2022: si tratta di israele, che ora cerca di cedere dosi di AstraZeneca (come farà la Danimarca, che ha scelto di privilegiare gli altri farmaci).

D'intesa con AstraZeneca, Israele sta cercando di inviare altrove, se possibile, un carico della compagnia anglo-svedese in arrivo.

Lo ha fatto sapere il Commissario alla lotta al Covid Nachman Ash spiegando che dopo il nuovo accordo con Pfizer Israele è già coperto per il prossimo anno.

"Stiamo cercando - ha detto alla Radio militare - di trovare una soluzione. Dopo tutto, non vogliamo che i vaccini arrivino qui e poi siano gettati nella spazzatura".

Ash ha sottolineato che i 16 milioni di dosi fornite - come annunciato ieri dal premier Benyamin Netanyahu - copriranno il bisogno per tutto il 2022.

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