Animali / Politica

Un anno fa la morte di Andrea Papi, Failoni: “Vicini alla famiglia, serve un equilibrio sostenibile fra uomo e natura”

L’assessore provinciale a Caccia, Pesca e Foreste: “Le parole servono poco, specie in momenti come questo che fanno riaffiorare il dolore, ma vorrei direi che la nostra risposta, dopo il dramma di un anno fa, è stata ed è nel segno dell’impegno ancora più forte per cercare di dare una svolta ad una situazione che per primi definiamo insostenibile”

IL FATTO Andrea attaccato durante la discesa da malga Grum 
L'ORSA JJ4 sul Peller, dall'attacco del 2020 alla tragedia di Caldes 
IL DOLORE La famiglia del 26enne: «Non doveva succedere»
VIDEO Il papà di Andrea Papi: "Ho fiducia, voglio giustizia"

TRENTO. “La Provincia autonoma di Trento è vicina alla famiglia Papi e alla Comunità della Val di Sole. Non solo nella durissima giornata del ricordo, ma da quel terribile 5 aprile. Siamo allo stesso modo attenti e responsabili di fronte alle esigenze e alle preoccupazioni espresse in questi mesi in larga parte del Trentino”. A dire queste parole è l’assessore provinciale all'artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni che domani parteciperà alle iniziative in memoria di Andrea Papi.

“Le parole servono poco, specie in momenti come questo che fanno riaffiorare il dolore - aggiunge ancora Failoni - ma vorrei direi che la nostra risposta, dopo il dramma di un anno fa, è stata ed è nel segno dell’impegno ancora più forte per cercare di dare una svolta ad una situazione che per primi definiamo insostenibile”.

“In questa direzione vanno gli sforzi fatti anzitutto a livello legislativo, con il varo di una nuova legge che definisce le possibilità di intervenire a presidio della sicurezza in presenza di animali problematici o pericolosi. Ma analogo impegno è stato messo nella gestione ordinaria di questa delicatissima partita, aumentando il presidio e le misure di dissuasione, i deterrenti concreti, come la sostituzione dei cassonetti per l’umido o l’intensificazione dei monitoraggi, fino ad arrivare ad un potenziamento delle attività di comunicazione che sono allo studio con nuove iniziative già in cantiere”.

Carlo Papi, un anno dopo la morte di Andrea: «Ho ancora fiducia, voglio giustizia. Dopo, forse, potrò perdonare. Fugatti? Non è venuto»

È passato un anno da quel maledetto 5 aprile 2023, quando Andrea Papi, allora 26enne, venne sbranato da un’orsa nei boschi sopra Caldes, in val di Sole. Carlo Papi, il papà di Andrea, non si arrende: vuole giustizia, e per averla, assicura, andrà fino in fondo. Solo allora, forse, sarà possibile perdonare.

“Sappiamo che a nessuno è concesso di tornare indietro - conclude Failoni - ma è avanti che vogliamo guardare, con coraggio, determinazione e tutta l’attenzione che riusciremo a dare nel rispetto di chi sta pagando di più, come i familiari di Andrea, ma anche nella ricerca di un equilibrio sostenibile fra uomo e natura”.

comments powered by Disqus