Fauna / Il caso

L'orsa JJ4 sul monte Peller, dall'aggressione del giugno 2020 alla tragedia di Caldes

Era il dicembre di tre anni fa quando il Consiglio di Stato stabilì che la mamma di tre cuccioli doveva restare libera: stop all'ordinanza provinciale emessa dopo l'attacco a due persone. Oggi JJ4 non risulta rintracciabile tramite il radiocollare: pile scariche o guasto diverso?

ANALISI È stata l'orsa JJ4 a uccidere il giovane Andrea Papi
PRECEDENTE Attacco sul Peller: «È uscito come un fulmine e mi ha morso»
GIUDIZIO Dicembre 2020: annullata l'ordinanza di cattura dell'orsa JJ4
DIFESA Spray anti-orso, ecco come funziona lo strumento vietato in Italia
L'ADDIO Caldes, mercoledì l'ultimo abbraccio ad Andrea Papi

di Zenone Sovilla

TRENTO. Era il dicembre del 2020 quando il Consiglio di Stato stabilì definitivamente che l'orsa JJ4, madre di tre cuccioli, doveva restare libera.

La vicenda giudiziaria per l'orsa rivelatasi la protagonista dell'attacco mortale della settimana scorsa ai danni del giovane Andrea Papi, era nata da un episodio avvenuto nel giugno 2020, anche in quel caso sul monte Peller: JJ4, oggi 17 anni, fu individuata con i test genetici come responsabile dell'attacco a due cacciatori, padre e figlio, che rimasero feriti.

Il 30 agosto 2021 la Provincia faceva sapere che il radiocollare dell’orsa JJ4 era stato sostituito dal corpo forestale.

"Secondo quanto previsto dai protocolli, l’animale è stato catturato in val di Sole con una trappola tubo. L’operazione condotta dalla squadra catture si è resa necessaria per scongiurare il rischio che lo strumento elettronico che monitora gli spostamenti dell'esemplare si scaricasse. L'orsa, che è in buone condizioni di salute, è stata poi rilasciata", si leggeva nella nota per la stampa.

L'orsa è menzionata anche nel Rapporto grandi carnivori 2021: "Riassume gli eventi e le attività condotte dalle apposite squadre e dall’unità cinofila nel corso dell’anno, in particolare nella gestione degli orsi M62, F43 e JJ4 (dotati di radiocollare), ma non solo. Gli operatori hanno lavorato per garantire il monitoraggio intensivo dei soggetti problematici, per realizzare azioni di dissuasione, per l’implementazione dei cassonetti anti-orso e della cartellonistica e per gestire situazioni delicate, come i casi di investimenti di orso, grazie al supporto di un’equipe veterinaria specializzata ed esperta in questo genere di attività".

Infine, il primo giugno dell'anno scorso, la Provincia dava notizia di sei nuove cucciolate, "una delle quali è relativa all’orsa JJ4, come noto oggetto di un'ordinanza di rimozione da parte del presidente della Provincia a seguito dell’aggressione a due persone avvenuta due anni fa sul Monte Peller, mentre era in compagnia di cuccioli dell’anno. L’ordinanza in questione è stata, come noto, annullata in sede giudiziaria. La zona di frequentazione di questa orsa, radiocollarata, è inoltre aggiornata costantemente sull’ulteriore mappa relativa agli orsi radiocollarati".

Al momento però, alle 11 del 12 aprile 2023, la mappa non risulta indicare orsi con radiocollari che trasmettono posizioni (vedi la foto qui sotto).

Da allora, fino al tragico fatto di Caldes del 5 aprile 2023, su JJ4 non risultano comunicazioni ufficiali, al momento dunque non è dato sapere come l'orsa sia stata monitorata recentemente.

La stessa Provincia spiega tuttavia che l'animale non è più rintracciabile con il radiocollare collocato quasi due anni fa: inizialmente sembrava che il problema fossero le batterie scariche del dispositivo, ma l'ente pubblico ha poi spiegato che si tratterebbe di un guasto non meglio specificato.

Nei giorni scorsi si era parlato anche di difficoltà di copertura del segnale Gsm in alcune aree. Fatto sta che i radiocollari evidentemente non funzionano.

Tuttavia, oltre agli interrogativi su come sia stata seguita in questi ultimi anni, vien fatto di presumere che trovarla non sia particolarmente complicato, dato che sia nel 2020 sia in questo periodo, risulta muoversi nella stessa area, cioè nella zona del monte Peller.

Il luogo della tragica aggressione: il giovane Andrea Papi ucciso da un orso sopra Caldes

Gli investigatori hanno appurato che Andrea Papi, mercoledì 5 aprile, intorno alle 17 è arrivato di corsa a malga Grum, a 1.525 metri di altitudine. Il giovane runner è stato probabilmente scagliato dall'orso nella scarpata a margine della strada forestale. Poco più sotto è stato rinvenuto anche un bastone con la punta insanguinata, con cui il 26enne avrebbe provato a difendersi. Il corpo è stato trovato ancora più in basso, nel bosco, martoriato [foto di Daniele Panato]

Per tornare dai boschi alle aule giudiziarie, va ricordato che nel dicembre 2020 il Consiglio di Stato aveva accolto, nello specifico, il ricorso della Lega antivivisezionista lombarda (Leal) dopo che il Tar di Trento, due mesi prima, aveva rigettato il ricorso per la sospensiva dell'ordinanza di cattura e reclusione a vita per l'orsa.

L'ordinanza di cattura per JJ4 fu emessa dalla Provincia di Trento in seguito all'aggressione del giugno 2020: un attacco che fu legato alla presenza dei cuccioli e all'istinto difensivo dell'orsa, dopo l'improvviso incontro con le due persone.

Una precedente ordinanza di cattura e abbattimento di JJ4 era stata respinta dal Tar nel luglio 2020.

Il Consiglio di Stato sottolineava "l'insufficiente istruttoria che ha portato il presidente della Provincia di Trento al giudizio di pericolosità dell'orsa e che ha determinato, per motivi di sicurezza pubblica, l'ordine di catturare l'orsa (e non i suoi tre cuccioli) e di custodirla in modo definitivo nel recinto di Casteller".

I giudici aggiungevano che all'epoca il plantigrado si trovava in letargo e quindi non costituiva pericolo. Era, dunque, quasi l'inizio dell'inverno 2020.

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