Trento / L'incendio

Il rogo alla Vetri Speciali: cassa integrazione a rotazione una settimana al mese, ripartenza completa a fine novembre

Dopo il disastro nello stabilimento di Spini, il forno e gli impianti richiedono riparazioni complesse, ma per la gran parte del tempo i 183 lavoratori coinvolti saranno ugualmente impiegati nella cernita delle bottiglie. Soddifatto Mario Cerutti (Filctem Cgil): "Va dato atto all'azienda del segnale positivo, evitata la cassa a zero ore. L'auspicio è che si riesca a fare tutto in queste 13 settimane, per poi riprendere la produzione"

CAUSE Vetri Speciali, il rogo è partito dal forno di fusione a 1500 gradì
CONSEGUENZE Attività sospesa, coinvolto nello sotp il 90% delle maestranze
VIDEO Vetri Speciali di Gardolo, in azione i vigili del fuoco
L'ALLARME Paura a Gardolo, incendio alla Vetri Speciali di Spini

TRENTO. La Vetri Speciali deve fermarsi. L'incidente di mercoledì sera, con la rottura di una parte del forno, che ha fatto uscire 200 tonnellate di vetro a 1.500 gradi di temperatura, avrà pesanti conseguenze. L'attività non potrà ripartire a breve: da oggi i 183 dipendenti verranno messi in cassa integrazione (la richiesta è per i prossimi tre mesi), in attesa di avere dati più attendibili sui danni alla fornace. I sindacati: «Situazione complicata, in un momento di forte richiesta dal settore».

Il bilancio, fortunatamente, è legato unicamente ai danni alla struttura e ai macchinari «e questa è la cosa più importante: nessuno della ventina di operai che erano in turno in quel momento ha riportato conseguenze. Solo uno di loro è stato portato in ospedale per accertamenti per un sospetto principio di intossicazione, ma è stato già dimesso», spiega l’amministratore delegato di Vetri Speciali Osvaldo Camarin.

I vigili del fuoco stanno tuttora monitorando la situazione affiancando il personale dell’azienda e tecnici specializzati nelle fasi di raffreddamento del forno. Ieri sera ad intervenire sono stati in più di cinquanta: i vigili del fuoco permanenti di Trento, i volontari dei corpi di Gardolo, Lavis, Cognola e - nella notte - anche Ravina e Villazzano. Sulle cause dell’incidente che ha portato alla fuoriuscita sono ancora in corso accertamenti.

Tredici settimane di cassa integrazione per 183 dipendenti della Vetri Speciali impiegati nella linea di produzione che rimarrà ferma fino alla fine di novembre. I lavoratori saranno impiegati nella cernita delle bottiglie su due turni (6-14 14-22) dal lunedì al venerdì e faranno cassa integrazione a rotazione per massimo una settimana al mese. Tecnici e manutentori continueranno invece la loro normale attività.

"Va dato atto all'azienda del segnale positivo e forte che viene dato, non solo ai dipendenti, che si dovranno accollare una perdita di salario nettamente inferiore a quella che avrebbero avuto con la cassa a zero ore, ma anche al territorio e al contesto economico. È chiaro che l'auspicio è che si riesca a fare tutto in queste 13 settimane per poi riprendere la produzione", commenta Mario Cerutti, della Filctem Cgil del Trentino.

Altro segnale positivo, rileva il sindacalista, è che l'azienda intende comunque proseguire gli investimenti con il progetto del cosiddetto "forno 6", un nuovo impianto che si prevede di realizzare nell'area dello stabilimento di Spini. Nel corso dell'incontro tra azienda e sindacati questa mattina è stato sottolineato che l'incidente al forno è dovuto ad un cedimento anomalo: l'impianto è in funzione da soli sette anni e il primo anno e mezzo ha funzionato a regime ridotto.

Inoltre l'azienda ha sottolineato che si tratta di un guasto unico a livello internazionale per quanto riguarda la lavorazione del vetro. Al momento sono in attività ditte specializzate con le microcamere per analizzare la situazione e chiarire la dinamica dell'incidente, ma anche per capire quali saranno gli interventi da fare, se strutturali oppure parziali. Intanto la Procura di Trento ha aperto un'inchiesta (un atto dovuto in questi casi) per chiarire la cause del cedimento.

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