Fauna / Il caso

Lorenzo Dellai: «Siamo tutti responsabili, ma adesso piena potestà sugli orsi»

L'ex presidente della Provincia rompe il silenzio dopo la tragedia della val di Sole: «Le province confinanti, da Bolzano a Verona, non hanno collaborato, dopo avere condiviso formalmente il progetto. Adesso serve una conferenza europea»

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TRENTO. Mi è sembrato giusto attendere almeno qualche giorno, per rispettare il lutto della famiglia e della comunità solandra, prima di provare a dire qualcosa su questa tragedia.

Altri hanno deciso diversamente, anche con uscite sopra le righe: ognuno si comporta secondo la sua sensibilità.

E penso anche che nessuno può ritenersi assolto da ogni responsabilità politica ed istituzionale. In ogni caso, io avverto il dovere di questo minimo pudore.

Potrei far finta di cavarmela chiarendo che - contrariamente a quanto si dice in giro - il Progetto Life Ursus non lo ha né ideato né approvato nessuna Giunta Provinciale da me presieduta.

Che la proposta iniziale risale al 1993 e la approvazione definitiva ed esecutiva precede la mia elezione a Presidente. Che durante il mio mandato non ci sono state aggressioni di orsi alle persone. Tutto vero e documentabile.

Ma sarebbe però insopportabilmente inutile e un poco meschino.

Tutti siamo, in varia misura, responsabili: chi ha ideato il progetto scientifico sottovalutando che la mobilità interalpina degli orsi liberati in Trentino sarebbe stata fortemente condizionata dalle barriere urbanistiche e dalle attività insediative esistenti; chi ha condiviso formalmente il progetto a nome delle Province confinanti (Bolzano, Verona, Sondrio, Brescia) e non ha di fatto collaborato; chi ha governato e sta governando le Istituzioni trentine e nazionali senza reagire in tempo utile per evitare che l'esperimento sfuggisse di mano; chi da ultimo ha lanciato proclami senza però dire come renderli di fatto praticabili; chi ha confuso la giusta difesa di una specie protetta con la difesa "senza se e senza ma" di ogni singolo esemplare, concorrendo così paradossalmente proprio a far crescere l'dea di una insanabile antinomia tra orso e comunità locali.

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