Occupazione, Sait nel caos «Auspico soluzione condivisa»

Dichiarati 130 esuberi. Parla il presidente della Cooperazione trentina

 «Nei prossimi giorni potremo avere un quadro più chiaro di quali strumenti sono a disposizione per sostenere i lavoratori in questo processo. E ci faremo parte diligente per favorirne l’utilizzo, insieme alle istituzioni pubbliche e ai soggetti che possono portare un contributo fattivo».

Parole del presidente della Cooperazione trentina, Mauro Fezzi, che ha incontrato sulla vicenda dei 130 esuberi dichiarati dal Sait i tre sindacati confederali, attraverso Lorenzo Pomini (Cisl), Franco Ianeselli (Cgil) e Walter Alotti (Uil).

Fezzi non nasconde la preoccupazione dell’intero movimento cooperativo per lo scenario economico in cui le imprese - al pari di tutte le altre - devono affrontare la competitività.

La crisi fa ancora sentire i propri effetti, che si possono tradurre in decisioni anche drammatiche per ridurre i costi. Tuttavia va ricordato che in tutti questi anni la cooperazione trentina ha sempre mantenuto stabile - anzi in leggero aumento - l’occupazione. Il sistema è sano e l’impresa cooperativa ha dimostrato il suo carattere di resilienza anche di fronte alla più grave crisi dal dopoguerra.

Questo naturalmente non attenua, aggiunge la Cooperazione la gravità della situazione occupazionale al Sait. «Esprimiamo - ha concluso Fezzi -l’auspicio che, sedendo attorno ad un tavolo con tutti i soggetti interessati, si possa pervenire ad una soluzione il più possibile condivisa, per quanto grave. In ballo non c’è solo l’efficientamento del Consorzio ma l’intero sistema della cooperazione di consumo, la cui rilevanza sociale oltre che economica è evidente a tutti».

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