Lingue straniere, quando non scatta il Clil

L’autonomista Ugo Rossi lo aveva detto durante la campagna elettorale: “Voglio un Trentino trilingue”. Ora, da presidente della Provincia con delega alla scuola, dice di voler passare ai fatti. Gli insegnanti verranno assunti solo se bilingui, è stato annunciato. Le sperimentazioni di Clil (l’insegnamento delle discipline in lingua) dovrebbero diventare «sistema». Il termine Clil (Content and Language Integrated ...

Non siam mica qui a pettinar le bambole

"Non siam mica qui a pettinar le bambole". Bambine, lasciate perdere Barbie, i vestitini della bionda più famosa del mondo dei giocattoli! Dimenticate carrozzine, fornelli e ferri da stiro (!) in plastica o affini (oggetti rigorosamente rosa... come se non esistessero altri colori)! Entrate fin da subito nel mondo che finora è stato (considerato) dei maschietti! Scordate i sogni da principessa e pensate ad un futuro ingegnoso! È il messaggio ...

Uno sconto di pena

Una scuola superiore che dura quattro anni anziché cinque. È questa una delle idee/proposte del ministro all'istruzione Maria Chiara Carrozza che nei giorni scorsi, dalle pagine di Repubblica, ha annunciato: "Operazione ascolto. Lancio del referendum su internet. Ora diteci che scuola volete". Della serie: il Governo Letta, pronto alla scadenza, chiede a genitori, insegnanti e studenti cosa può fare. Si punta all'ennesima sovrascrittura ...

Alle Universiadi i campioni del marketing

Non sappiamo se le Universiadi di Trento lasceranno un segno. Non sappiamo se i giovani atleti (italiani e stranieri) ci faranno sognare. Non sappiamo se l'Olimpiade Universitaria farà avvicinare i giovani agli sport invernali (quanti sono i ragazzi che hanno imbracciato una stecca da hockey?). Non sappiamo se questa operazione accademico-agonistica - con la sponsorizzazione di Piazza Dante - verrà ricordata come un evento storico (ci permettiamo ...

I quaderni delle regioni

Prova di geografia in una prima media. Il professore consegna ad ogni studente una cartina della Sardegna: una mappa muta dell'isola. I ragazzi devono inserire i nomi delle principali città, quelli dei fiumi e dei monti: un modo per far conoscere il nostro Bel Paese. C'erano una volta i quaderni delle Regioni: sul retro della copertina c'erano cartine sommarie, con immagini dei luoghi principali e dei prodotti tipici delle terre italiane. ...

La lezione della bimba su Bambi

Premetto che ho amici e parenti cacciatori. Ammetto di non essere vegetariano e di avere mangiato più di una volta selvaggina (sono recidivo). Confesso di essere stato al Muse e di avere ammirato gli animali (non vivi) in esposizione (e di non essermi commosso), ma quando ho visto il disegno di Annafiore, bimba iscritta alla seconda elementare a Calceranica, non ho potuto non intenerirmi

I dirigenti come Sir Biss

Bocce ferme. Elezioni finite. Governatore del Trentino - si sa - è Ugo Rossi (Patt). Continua a governare il centro sinistra autonomista. E ora? Si pensa al futuro della scuola, dell’università, delle materne, degli asili nido (per non parlare di tutto il resto, che in questo blog ci compete meno). Qualche giorno fa un dipendente provinciale ci faceva notare: «A ben guardare, il potere della giunta, a partire dalla legislature dellaiane ...

Troppo MOLLE, niente lavoro

"I nostri giovani sono troppo molli. Fisicamente impreparati. Per questo nelle nostre scuole si deve introdurre l'educazione motoria". Così dichiarava nei giorni scorsi un candidato alle elezioni provinciali. E sì, in effetti, la nostra scuola (italiana - trentina) avrebbe bisogno ANCHE di un serio programma di educazione motoria, che non è solo mettersi una tuta da ginnastica e sgambettare attorno ad un campo da volley commentando ...

Insegnanti ODIOSI

Qual è il problema degli insegnanti? No, non parlo degli studenti che li fanno disperare. No, non parlo dei genitori assillanti, quelli de "la lezione adesso gliela faccio io". E no, non sto parlando del precariato perenne nel quale tanti sono immersi. Il problema di tanti insegnanti è che riescono a rendersi ODIOSI agli occhi degli altri lavoratori, anche quando hanno ragione.

In classe una professoressa SCARSA

Nelle scorse settimane si è fatto un gran parlare di insegnanti. Inevitabile, con l'inizio della scuola. Allo squillare della campanella si torna a fare i conti. Si contano i contratti a tempo indeterminato, le chiamate last minute fatte dai singoli istituti (anzi per l'esattezza si tratta dell'invio dI sms), con i presidi impegnati a coprire tutte le cattedre, come caselle di un puzzle settembrino (ma vogliamo deciderci a dare certezze, ...