Colletta per curare Rebecca con la protonterapia
Ieri ha affrontato la prima seduta al centro di protonterapia. Social network per lei provvidenziali
Ieri ha affrontato la prima seduta al centro di protonterapia. Social network per lei provvidenziali
Era il 23 ottobre dello scorso anno quando il primo paziente venne trattato nel centro di Protonterapia di via al Deser
Da Roma a Trento per vincere la sua battaglia
Passo avanti per la piena operatività della protonterapia trentina. L’Unità di via al Desert entrerà nei Lea - Livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio sanitario nazionale
La Uil del Trentino sollecita la Giunta provinciale di Trento a verificare lo stato di avanzamento del progetto di attivazione e di collaudo del Centro di protonterapia. Ne parla in una nota, indirizzata al presidente della Provincia, Ugo Rossi, il segretario provinciale, Walter Alotti, che coinvolge anche l'assessore alla sanità, Donata Borgonovo Re, e il direttore generale dell'Azienda provinciale dei servizi sanitari, Luciano Flor
«Il Santa Chiara è un ospedale sorpassato ma non certo cadente. La sua struttura - ha detto il direttore dell’Azienda Luciano Flor - anche se ha avuto ed ha una manutenzione continua, ha caratteristiche per le quali renderlo funzionale è quasi impossibile. E’ una struttura di 110 mila metri quadri di 40 – 50 anni (e molti ospedali di questa generazione sono in via di dismissione) che non ha più un suo baricentro per l’organizzazione delle attività»