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La Gabanelli dice no «Continuo a fare giornalismo»

Milena Gabanelli rinuncia alla candidatura alla presidenza della Repubblica proposta dal MoVimento 5 Stelle. "Mi rivolgo ai tanti cittadini che hanno visto in me una professionista sopra le parti e quindi adeguata a rappresentare l'inizio di un cambiamento nel Paese - scrive la Gabanelli -. Sono giornalista da 30 anni e ho cercato sempre, in buona fede, di fare il mio mestiere al meglio; il riconoscimento che in questi giorni ho ricevuto mi commuove, e mi imbarazza. Certamente non mi sono mai trovata in una situazione dove sottrarsi è un tradimento e dichiararsi disponibile un segno di vanità"

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«I tagli sbandierati in Provincia? Sono solo fumo negli occhi»

L'annuncio dei tagli agli uffici provinciali? Poco più che fumo negli occhi dei tanti che aspettano una effettiva cura dimagrante agli apparati pubblici. È questa l'opinione del movimento 5 stelle che, spulciata la delibera in questione, ne da un giudizio senza appello. Parte dalla lettura della delibera, il movimento: «In seconda e terza pagina l'elenco degli uffici cancellati e quello dei direttori cessati. Peccato che, girando pagina, come dal cilindro magico spunti fuori un nuovo elenco: quello dei nuovi uffici e incarichi speciali che vengono istituiti ex novo e ai quali vengono preposti, con un incarico di altri 5 anni, i direttori sopra menzionati come cessati»

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Fraccaro: «No a Prodi, preferisco Rodotà o Strada»

«Le Quirinarie sono un esempio fantastico di democrazia, alla fine i partiti ci seguiranno in questa prassi partecipativa». Il deputato trentino del movimento Cinque stelle Riccardo Fraccaro è particolarmente soddisfatto della prima esperienza on line per la selezione del candidato alla presidenza della Repubblica. Domani, il secondo turno, dal quale uscirà il nome che i parlamentari M5S saranno chiamati a votare in aula, da giovedì

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I deputati 5 Stelle occuperanno il Parlamento

Il M5S porta avanti la sua battaglia di ritorno alla centralità del Parlamento e chiede a gran voce che le commissioni vengano messe in grado di lavorare: dopo giorni e giorni di richieste  cadute nel vuoto e mentre scoppia la grana «traditori», i 5 Stelle decidono ora di passare alle azioni eclatanti. Da oggi, in segno di protesta, verranno occupate le aule parlamentari: a fine seduta deputati senatori «grillini» resteranno nell'emiciclo fino a mezzanotte ed un minuto. E giovedì mattina la protesta si ripeterà nelle aule delle Commissioni che i 5 Stelle hanno deciso di autoconvocare

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Berlusconi: «Sì al Pd». I 5 Stelle: «Facciamo noi»

"Siamo disponibili ad un governo 5 stelle. Nel momento in cui Napolitano dovesse dare incarico al M5S noi in brevissimo tempo daremo al Presidente nome e programma". Lo ha detto Vito Crimi (nella foto insieme all'onorevole Lombardi). "Nessuna fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici". Berlusconi e Maroni, invece, rilanciano la palla nel campo di Bersani, ribadendo che l'unica strada è quella di dar vita ad un governo "politico" e nel farlo aprono all'ipotesi che a guidarlo sia proprio il segretario del Pd. Anche Vendona sta con Bersani: "No alle larghe intese, Bersani sia il traghettatore"

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Grillo: «Il Parlamento può funzionare anche senza governo»

"Se l'Italia è senza governo (in realtà è in carica Monti ndr) ha però un Parlamento che può già operare per cambiare il Paese. Non è necessario un governo per una legge elettorale o per misure urgenti per pmi o per tagli delle Province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani". Così Beppe Grillo, che poi attacca l’Unità. "L'Unità è in rosso per circa 3,5 milioni di euro. Ha subito una perdita di 4,3 milioni del 2011. Lo stesso anno ha ricevuto 3,709 milioni di euro di contributi pubblici, 5,267 milioni di euro per l'anno 2010. Ha un debito che a fine 2011 era di 21,22 milioni di euro: dei quali più di 8 nei confronti dei fornitori"

«O governo 5 Stelle o governo 5 Stelle»

«Se Napolitano fa un altro nome è tutta un'altra storia». A dirlo è il capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Senato, Vito Crimi. «Non voteremo mai - sottolinea Crimi - un governo targato Pd anche se guidato da una persona terza». Quindi per l'esponente del M5S un nome estraneo ai partiti «è bene che il Pd non lo faccia, oppure lo brucia». Beppe Grillo sul suo blog ha, intanto, dato dei "padri puttanieri" a Bersani e al Cav avvertendo che i grillini «li manderanno a casa» I tuoi commenti