l'Adige

Riforma sanitaria, un flop Obama annuncia modifiche

La riforma sanitaria sarà rivista. Barack Obama, per la prima volta, annuncia modifiche all'Obamacare, provvedimento simbolo della sua amministrazione. Le scuse clamorose della settimana scorsa in diretta tv non sono riuscite a calmare l'ira di un Paese intero, che sta pagando in prima persona un flop non solo tecnologico, ma anche politico che a molti sembra avere dell'incredibile

Siria, ora si rischia il conflitto mondiale

Giovanetti: «La debolezza di Obama, la sua inconsistenza nella politica estera, l'insuccesso della strategia dei «regimi amici» sono le cause dell'incauto sventurato passo del presidente americano. L'appello risoluto lanciato da papa Francesco alle nazioni del mondo per scongiurare la guerra in Siria e il digiuno proclamato per oggi hanno forse scosso e richiamato un'opinione pubblica distratta sulla gravità di quanto sta accadendo in Medio Oriente»I vostri commenti

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Obama al G8 in Irlanda: «free trade» fra Usa e Ue

Il G8 di Lough Erne, in Irlanda del Nord, lancia i negoziati sull'accordo di libero scambio tra Europa e Stati Uniti: un'intesa tra le due sponde dell'Atlantico che da sole valgono la metà del Pil mondiale e che se raggiunta farà da volano. Alla crescita, all'economia mondiale ma soprattutto al lavoro, rimarca il presidente americano Barak Obama che sbarca al summit, annunciando - al termine di un incontro con gli europei il «via libera» all'avvio delle trattative

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Obama: sì alla «cyber war» in caso di necessità

Anche Barack Obama porta avanti una vera e propria offensiva a colpi di attacchi informatici. Lo scorso ottobre l'inquilino della Casa Bianca firmò una direttiva top secret con cui chiedeva ai vertici dell'intelligence una lista di possibili bersagli nel mondo da colpire con cyber attacchi, in modo da «far progredire gli obiettivi americani». A farlo sapere sono il Guardian e il Washington Post con l'ennesimo scoop coordinato che mette di nuovo in forte imbarazzo l'amministrazione Obama

Obama: «Meglio i giornali dei social media»

Barack Obama, il presidente che più di ogni altro s'è affidato alla comunicazione via web, pare non ami il ruolo sempre crescente dei social media nel dibattito politico. Anzi, secondo molti osservatori "odia" i nuovi siti come Politico.com e soprattutto Buzzfeed, la creatura di Ben Smith protagonista assoluto degli ultimi mesi, preferendo di gran lunga i giornali tradizionali, come ad esempio il Boston Globe. Sembra un paradosso, ma non lo è

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Lettere piene di veleno dopo la strage a Boston

Mentre un'America sotto shock cerca ancora la verità sull'attentato di Boston, a Washington torna l'incubo delle lettere contenenti sostanze velenose. Come dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, quando missive all'antrace furono recapitate a parlamentari, giornalisti e altre persone, provocando 5 morti e 17 feriti. Torna il giallo e torna, puntuale, la psicosi: «Vedere un torto e non denunciarlo vuol dire diventare un complice silenzioso della sua continuazione. Io sono KC e approvo questo messaggio»