Obama al G8 in Irlanda: «free trade» fra Usa e Ue

Il G8 di Lough Erne, in Irlanda del Nord, lancia i negoziati sull'accordo di libero scambio tra Europa e Stati Uniti: un'intesa tra le due sponde dell'Atlantico che da sole valgono la metà del Pil mondiale e che se raggiunta farà da volano. Alla crescita, all'economia mondiale ma soprattutto al lavoro, rimarca il presidente americano Barak Obama che sbarca al summit, annunciando - al termine di un incontro con gli europei il «via libera» all'avvio delle trattative

Il G8 di Lough Erne, in Irlanda del Nord, lancia i negoziati sull'accordo di libero scambio tra Europa e Stati Uniti: un'intesa tra le due sponde dell'Atlantico che da sole valgono la metà del Pil mondiale e che se raggiunta farà da volano. Alla crescita, all'economia mondiale ma soprattutto al lavoro, rimarca il presidente americano Barak Obama che sbarca al summit, annunciando - al termine di un incontro con gli europei il «via libera» all'avvio delle trattative. E un calendario che lo vedrà ospitare a Washington, già il mese prossimo, i rappresentati del Vecchio continente per l'avvio dei colloqui formali.
I nodi da sciogliere sono tanti, ricorda anche lo stesso Obama parlando di «sensibilità» diverse (resta sul tavolo, tra l'altro, anche la posizione francese pronta a battersi per escludere gli audiovisivi e i prodotti culturali) ma la volontà politica «c'è», spiega il presidente della commissione Ue, Jose Manuel Barroso, ottimista sul fatto che entro due anni si potrebbe arrivare al traguardo. Ad un accordo che vale punti di crescita ma soprattutto lavoro, quello per i giovani in prima linea, tiene a precisare il presidente Usa parlando di un'intesa che «vale centinaia di migliaia di posti». Fino a due milioni, è la stima degli europei.
L'accordo di libero scambio fa da protagonista nella prima giornata dei lavori dei Grandi della Terra, ma i riflettori e la la preoccupazione dei Grandi resta puntata sull'economia, con le prime bozze di comunicato finale che parlando di «prospettive deboli» seppur con meno «rischi». E sull'emergenza lavoro.
Non solo tra i leader europei con il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, che si dice pronto a usare qualsiasi mezzo per sostenere la lotta alla disoccupazione perchè - ricorda - la crescita l'anno prossimo tornerà ma non sarà sufficiente, da sola, a risolvere la situazione. Ma anche dell'altra parte dell'oceano, con Obama che promette di portare il tema al centro del tavolo del Grandi. E lo dice - nel loro primo faccia a faccia - proprio a Enrico Letta, il premier italiano che dal G8 vuole un «riferimento esplicito» al tema della lotta alla disoccupazione.

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