Turismo / Il caso

Salta la vendita del Grand Hotel Imperial di Levico Terme. Il sindaco Gianni Beretta: «La Provincia ha detto no»

L’offerta degli imprenditori Agostini e Guadagnini è stata giudicata negativamente dal Patrimonio della Pat di Trento «per l’eccessiva dilatazione del pagamento». Stasera (6 marzo) se ne parlerà in consiglio comunale, dove torna all’ordine del giorno anche il problema dell’acqua potabile “rossa”

IL FLOP Grand Hotel Imperial chiuso, mandati a casa 32 dipendenti 
IL PRECEDENTE Levico, al Grand Hotel tra crisi e debiti 
PRE COVID Grand Hotel Imperial, Fugatti: «Pignoriamo»

di Giorgia Cardini e Valentina Fruet

LEVICO TERMEL'offerta di acquisto del Grand Hotel Imperial di Levico Terme «non è andata in porto». Senza se e senza ma, a confermare voci che si sono fatte sempre più insistenti in questi ultimi giorni è il sindaco di Levico Terme Gianni Beretta, che si accinge a parlare di Grand Hotel al consiglio comunale convocato stasera (mercoledì 6 marzo) alle 20.

Alla vigilia della riunione, Beretta spiega che il tentativo degli imprenditori Alessio Agostini, Gabriele Agostini e Lorenzo Guadagnini (Hi Hotel Trento e altre note attività ricettive e non solo) di impadronirsi dello storico hotel «è stato giudicato negativamente dal servizio Patrimonio della Provincia, a cui spetta una valutazione finale sulla congruità dell'offerta». Perché è vero che Patrimonio del Trentino spa è proprietaria dell'immobile, ma di un bene pubblico e provinciale si parla. E l'ultima parola spetta quindi al dirigente generale dell'Unità di missione strategica Patrimonio e trasporti della Provincia, Mauro Groff.

Non bastavano i 10 milioni offerti? Pare di no, spiega il sindaco, «in quanto gli imprenditori interessati avrebbero proposto invece una formula di acquisto molto diluita nel tempo». Probabilmente troppo, per essere accettabile. A portare in consiglio l’argomento sarà il consigliere Maurizio Dal Bianco, esponente del Movimento 5 Stelle, che già più volte ha chiesto di poter parlare di Grand Hotel e Terme, le due realtà più blasonate della località.

 

Dopo gli ultimi avvenimenti che hanno visto coinvolto il Grand Hotel con la sua chiusura e il licenziamento di 32 dipendenti, Dal Bianco chiede che « si cominci a passare dalle parole ai fatti, intavolando un dialogo con la proprietà del Grand Hotel, la Patrimonio del Trentino, e la Provincia».

Inoltre, scrive il consigliere, «la situazione delle Terme di Levico non è certamente delle più rosee e queste due realtà sono e saranno di un'importanza vitale per il futuro della nostra città termale». La richiesta è quindi quella di cercare di mandare un rappresentante cominale alle riunioni dei consigli di amministrazione delle società di gestione delle due strutture.

Sempre stasera, l'assessore all'urbanistica Emilio Perina illustrerà i lavori di ristrutturazione in deroga alle norme del Pgtis per un edificio in via della Pontara a Selva che è di notevole interesse urbanistico e sarà richiesta l'autorizzazione al consiglio per dare l'incarico al sindaco Gianni Beretta di partecipare alla conferenza dei servizi per l'ampliamento della sede dell'Istituto di formazione professionale alberghiero.

Il Gruppo misto di Laura Uez porterà l'attenzione sulla frazione di Barco dove da troppo tempo si attende la sistemazione dell'area adibita a parco giochi, mentre il Movimento 5 Stelle tornerà anche a far discutere l'aula dell'acqua potabile, chiedendo aggiornamenti in merito all'acqua "rossa".

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