Viabilità / Il caso

Statale della Valsugana: per la Castelnuovo-Grigno raddoppio, affiancamento o sistemazione? Intanto sono passati due mesi

La Provincia ci mette 65 milioni e chiede di decidere «sul territorio», ma i Comuni sono divisi: Castel Ivano va controcorrente e chiede il doppio tracciato parallelo, altri quattro amministrazioni sono per la ristrutturazione

di Massimo Dalledonne

VALSUGANA. Sono trascorsi quasi due mesi. Era il 19 aprile infatti quando, a Castel Ivano e Castelnuovo, si sono svolte le ultime due conferenze pubbliche di informazione sulla riorganizzazione della Strada Statale 47 tra Castelnuovo e Grigno. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti era stato chiaro: rivolgendosi ai cinque Comuni interessati aveva chiesto di fare sintesi: «Decidete, altrimenti, nostro malgrado, dovremo farlo noi per voi».

E in questi due mesi Grigno, Ospedaletto, Scurelle, Castelnuovo e Castel Ivano hanno fatto sintesi. Il risultato? Quattro Comuni sono favorevoli all'ipotesi di adeguamento della strada attuale. Uno, quello di Castel Ivano, propende per la soluzione dell'affiancamento di una nuova strada a due corsie a quella già esistente. 

Lo ha deciso il consiglio comunale con una seduta informale: maggioranza e minoranza d'accordo nell'indicare questa soluzione, delle tre rimaste ancora sul tavolo, come la più indicata a raggiungere gli obiettivi di sicurezza. Obiettivi raggiungibili con la distinzione del traffico di attraversamento da quello locale e, nel contempo, per allontanare dal centro abitato il traffico.

Castel Ivano chiede, come fatto a suo tempo, di realizzare anche l'adeguamento dell'esistente SS47 per mettere in sicurezza il tratto in località Barricata di Villa tra i torrenti Maso e Chieppena. Fin qui Castel Ivano.

Gli altri comuni interessati la pensano diversamente. Tra le tre proposte presenti nel Documento Preliminare di Progettazione (2+2 senza viadotto, affiancamento a 2 corsie e adeguamento della SS47 esistente) l'ultima soluzione è considerata quella migliore. Per tre motivi: sicurezza stradale, salvaguardia del territorio e possibilità di futuri potenziamenti del tratto di strada in relazione all'aumento del traffico veicolare.

Dal territorio arrivano anche altre richieste, sia alla Provincia che al commissario straordinario Stefano Torresani: l'installazione di dispositivi fissi di rilevazione di velocità nel tratto tra le località Zotta e Maso Tollo, la realizzazione di nuovi corridoi faunistici, reti o strutture per impedire l'attraversamento di animali tra le località Barricata a Ospedaletto e Tollo nel comune di Grigno.

Ed ancora: nuove barriere antirumore nei tratti necessari, il completamento dell'adeguamento anche nel tratto dell'Unità Funzionale 2 e la realizzazione di interventi di messa in sicurezza nei tratti delle strade provinciali a raccordo con la Statale47 interessata dai lavori di adeguamento.

Per finanziare l'opera S-369 di riorganizzazione della SS47 tra Castelnuovo e Grigno la Provincia ha stanziato 65 milioni di euro. Una ipotesi, quella dell'adeguamento, decisamente meno dispendiosa rispetto alle altre due ancora oggi in campo. Un risparmio di risorse che potrebbero, con una verifica sul campo, essere utilizzate per intraprendere altri interventi di grande entità sul territorio.

Anche i tre sindaci del Tesino, con una nota, si sono schierati a favore della soluzione di adeguamento della SS47 nel tratto tra Castelnuovo e Grigno. Facendo una ulteriore richiesta al commissario Torresani: «Le risorse risparmiate potrebbero essere utilizzate per la realizzazione della variante del Tesino, progetto già autorizzato e che prevede solamente la riapprovazione ed il suo rifinanziamento».

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