Caldonazzo / Il progetto

Via libera al parco fluviale del Centa, lungo il torrente si prolungherà il percorso ciclopedonale

Ci sono voluti tre anni ma ora è pronto il piano esecutivo del parco fluviale e del percorso naturalistico: gli interventi prevedono la rinaturalizzazione delle aree e la ciclopedonale dalla zona sportiva fino al tomo arginale con congiungimento con il percorso esistente

di Massimo Dalledonne

CALDONAZZO. Ci sono voluti tre anni. Ora il progetto esecutivo del parco fluviale e del percorso naturalistico nel torrente Centa è pronto.

È stato approvato, nei giorni scorsi, all’unanimità dal consiglio comunale di Caldonazzo dopo che, in fase di predisposizione degli atti per la gara d’appalto, si è ritenuto di adeguare il progetto alle prescrizioni del Servizio Bacini Montani e l’intera progettazione alle nuove norme in materia di lavori pubblici e all’elenco prezzi anno 2021.

Gli elaborati sono stati redatti dall’ingegnere Roberto Toniolli per una spesa complessiva di poco superiore ai 750 mila euro di cui quasi 611 mila per lavori. Come si legge nella delibera consiliare «il progetto propone alcuni interventi, sostenibili ambientalmente ed economicamente, distribuiti lungo tutto il percorso ed indirizzati alla messa in luce delle potenzialità già presenti.

Gli interventi prevedono la rinaturalizzazione delle aree ed un percorso ciclo pedonale dalla zona sportiva fino al tomo arginale e il congiungimento con il percorso esistente».

L’area interessata è di 1.770 metri e la valle del Centa è una zona che per il comune di Caldonazzo «costituisce un valore da conservare e non compromettere per la loro vocazione turistica in considerazione dell’importanza che il comparto riveste nell’offerta turistica complessiva del Trentino».

L’esistente sentiero che accompagna il torrente Centa era un tempo l’antica strada del Lanzino e costituiva nel Medioevo l’unica via di collegamento tra Trento e Vicenza.

Ancora oggi si possono ammirare i segni lasciati dalla storia dell’uomo, che per secoli ha usato la forza dell’acqua come fonte per il proprio sostentamento; ruderi di numerose attività artigianali (fucine, segherie e mulini, osterie), resti di edifici che in passato muovevano con le loro ruote l’economia della zona.

Il consiglio comunale punta su questo progetto «per valorizzare un luogo pregevole, sito poco distante dall’area abitata, nel quale si viene catapultati in una sorta di realtà parallela dove, circondati dalla natura selvaggia, la mente è libera di scorrere in sintonia con il torrente, perdendosi nelle infinite storie che quelle acque hanno da raccontare».

Sempre all’unanimità l’aula ha approvato le modifiche al regolamento per la concessione di finanziamenti ad enti, associazioni e società con finalità senza scopo di lucro. Con l’astensione dei sei consiglieri comunali di minoranza è stata modifica la convenzione di gestione associata e coordinata del servizio di Polizia Locale con i comuni di Levico Terme, Baselga di Pinè, Calceranica al Lago, Altopiano della Vigolana, Tenna, Palù del Fersina.

Via libera, inoltre, anche alla terza variazione al bilancio di previsione, Favorevole la maggioranza, astenuti i quattro consiglieri Valerio Campregher, Marina Eccher, Riccardo Giacomelli e Pierluigi Pizzitola. Hanno votato contro Cesare Ciola e Francesco Andrea Minora. Maggioranza, infine, che non ha approvato la mozione del consigliere di minoranza Pierluigi Pizzitola che chiedeva al sindaco ed alla giunta di trovare una soluzione per la sede del circolo culturale ricreativo “G.B. Pegoretti” di Caldonazzo.

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