Strade / Il lutto

Dolore immenso per la morte del giovane ciclista Matteo Lorenzi: «Un ragazzo straordinario»

L'Us Montecorona, il liceo Galilei e l'intera comunità si stringono alla famiglia del diciassettenne di Fornace che ha perso la vita ieri a Civezzano, finendo in bici contro un furgone che gli ha tagliato la strada

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TRENTO. Il dolore è immenso dopo la tragica morte di Matteo Lorenzi, 17 anni, vittima di un incidente stradale a Civezzano, mentre stava andando a incontrare i compagni di squadra dell'Us Montecorona per una seduta di allenamento in bici da corsa.

Stava scendendo da casa, a Fornace, verso Civezzano, in sella alla bici, quando nel rettilineo in località Sille, è finito violentemente contro un furgone che gli ha tagliato la strada uscendo da una laterale. 

La tragedia è avvenuta ieri, poco dopo le 15.30 e l'impatto è stato violentissimo, il giovane ciclista poi è finito a terra: inutili i tentativi di rianimarli effettuati dal personale medico, giunto poco dopo sul posto. Purtroppo, per salvare Matteo non c'era più niente da fare.

In Fb l'Us Montecorona, colpito da un lutto infinito, ha espresso ieri il proprio cordoglio: “Con immenso dolore e gli occhi pieni di lacrime dobbiamo dire addio al nostro Matteo che ci ha improvvisamente lasciati. Ci stringiamo ai suoi cari con rispettoso silenzio. Ricordando i bei momenti passati assieme ti salutiamo, ci mancherai tanto Matteo”.

La notizia della morte di Matteo ieri è arrivata presto anche al liceo scientifico Galileo Galilei di Trento, dove il ragazzo frequentava la terza A scienze applicate nel tardo pomeriggio.

Uno shock per gli insegnanti che lo conoscevano. Un trauma anche per i compagni e per la fidanzata che era anche sua compagna di banco. Un amore, il loro, sbocciato tra una lezione e l'altra.

«Aveva tutte le qualità questo ragazzo - lo ricorda con affetto l'insegnante di religione Marco Luscia - e scherzavamo spesso sulla sua passione per la bici. Quella della sua morte è una notizia devastante per noi insegnanti e per tutta la classe».

Ricordando Matteo l'insegnate parla di un ragazzo partecipe, sensibile, mite, educato, intelligente e ironico. Il pensiero ora è alla classe, a come parlare ai suoi compagni.

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