Altipiani Cimbri / Fauna selvatica

Tra Folgaria e Masi di Sotto il cane lupo cecoslovacco che ulula al branco

L’animale si aggira da giorni tra Dazio e Masi di Sotto e in tanti l'hanno scambiato per un lupo. La polizia locale: «Il vero problema è la sicurezza, non si tratta di un cagnolino da compagnia»

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FOLGARIA - LAVARONE. «Non si lascia avvicinare, non è facile accalappiarlo in sicurezza», dice Monia Carotta, sovrintentende della polizia locale di Folgaria e Lavarone, che da tre anni fa capo al comando di Rovereto. Ed il riferimento è all'animale che da alcuni giorni batte l'areale tra Dazio (frazione del comune di Folgaria) e Masi di Sotto (Lavarone).​​​​​​ In zona molti lo hanno confuso con un lupo, perché da anni sull'Alpe Cimbra è presente un branco. In realtà si tratta di un cane lupo cecoslovacco. Il che non tranquillizza affatto. Anzi. Il lupo selvatico è più diffidente, il lupo cecoslovacco no.

Il lupo cecoslovacco che ulula sugli altipiani

Foto di Domenico Sartori

É stato ripreso la notte, mentre si aggira tra le poche case di Dazio. E poi immortalato mentre percorre la provinciale in direzione Forte di Belvedere. Si ripara, ululando, nel pendio che sovrasta Piccoli, la frazione più bassa dell'Alpe, tra i faggi che circondano la forra del rio Malo. E non si capisce da dove sia arrivato, se sia fuggito da qualche casa di abitazione o sia stato abbandonato da un turista.

Sull’altopiano di Folgaria l’ululato del lupo cecoslovacco in libertà

Da alcuni giorni batte l'areale tra Dazio (frazione del comune di Folgaria) e Masi di Sotto (Lavarone). In zona molti lo hanno confuso con un lupo, perché da anni sull'Alpe Cimbra è presente un branco. In realtà si tratta di un cane lupo cecoslovacco. Il che non tranquillizza affatto. Anzi. Il lupo selvatico è più diffidente, il lupo cecoslovacco no. Si ripara, ululando, nel pendio che sovrasta Piccoli, la frazione più bassa dell'Alpe, tra i faggi che circondano la forra del rio Malo.

La razza è stata creata a metà anni Cinquanta, da un militare cecoslovacco, attraverso l'incrocio di un lupo dell'Est con un pastore tedesco. Assomiglia ad un lupo, per i lineamenti, anche se è più grande. Un cane vagante, di questo tipo (non facile da gestire) e di questa taglia, è un pericolo: per chi lo incontra, per la fauna, potenzialmente anche per la possibile ibridazione con il lupo. Il problema è chi interviene e con quale tempestività.

Dalla stazione forestale di Folgaria, il comandante Stefano Zomer fa sapere che la competenza per la gestione del randagismo di animali di affezione come cani e gatti è in capo al sindaco che si avvale della polizia locale. Al più, gli agenti del corpo forestale (che si occupano di fauna selvatica) collaborano con i vigili per l'identificazione degli animali smarriti e per trovare il proprietario. Il fatto è che la polizia locale ha le armi spuntate.

«Non è stato recuperato perché non si lascia avvicinare e non siamo riusciti a rintracciare il proprietario. - spiega Monia Carotta - Abbiamo fatto alcune uscite, senza riuscire a vederlo. Ma noi non abbiamo il lettore di microchip. E, poi, va fermato in sicurezza, con il cappio e il bastone rigido, attrezzatura che non abbiamo in dotazione. Né possiamo chiamare l'accalappiacani da Rovereto, se l'animale si sposta sul territorio. Abbiamo contattato tutti i possessori di lupi cecoslovacchi dell'altipiano. Ma non è loro. Per i proprietari che lo lasciano vagare c'è una sanzione, che è irrisoria. Ma il vero problema è la sicurezza, non si tratta di un cagnolino da compagnia».

C'è un problema di inselvatichimento? Piuttosto, spiega un tecnico esperto di lupi, ci potrebbe essere un problema per la possibile ibridazione con il lupo, visto che siamo a ridosso del periodo riproduttivo, se incontra una femmina: e sarebbe un guaio. Se invece incrociasse il branco di lupi in zona, rischierebbe di essere predato.

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